1 Und dies ist es, was die Kinder Israel als Erbe im Lande Kanaan erhielten, was Eleasar, der Priester, und Josua, der Sohn Nuns, und die Häupter der Väter dh. Stamm-oder Familienhäupter; so auch [Kap. 21,1] der Stämme der Kinder Israel ihnen als Erbe austeilten,
2 durch das Los ihres Erbteils; so wie Jahwe durch Mose geboten hatte betreffs der neun Stämme und des halben Stammes.
3 Denn das Erbteil der zwei Stämme und des halben Stammes hatte Mose jenseit des Jordan gegeben; den Leviten aber hatte er kein Erbteil in ihrer Mitte gegeben.
4 Denn die Söhne Josephs bildeten zwei Stämme, Manasse und Ephraim; und man gab den Leviten kein Teil im Lande, außer Städten zum Wohnen und deren Bezirken für ihr Vieh und für ihre Habe.
5 So wie Jahwe dem Mose geboten hatte, also taten die Kinder Israel, und sie teilten das Land.
6 Und die Kinder Juda traten in Gilgal zu Josua; und Kaleb, der Sohn Jephunnes, der Kenisiter, sprach zu ihm: Du kennst das Wort, welches Jahwe zu Mose, dem Manne Gottes, meinet- und deinetwegen in Kades-Barnea geredet hat.
7 Vierzig Jahre war ich alt, als Mose, der Knecht Jahwes, mich von Kades-Barnea aussandte, um das Land auszukundschaften; und ich brachte ihm Antwort, wie es mir ums Herz war.
8 Und meine Brüder, die mit mir hinaufgezogen waren, machten das Herz des Volkes verzagt; ich aber bin Jahwe, meinem Gott, völlig nachgefolgt.
9 Da schwur Mose an selbigem Tage und sprach: Wenn nicht das Land, auf welches dein Fuß getreten ist, dir und deinen Söhnen zum Erbteil wird ewiglich! Denn du bist Jahwe, meinem Gott, völlig nachgefolgt.
10 Und nun siehe, Jahwe hat mich am Leben erhalten, so wie er geredet hat, diese fünfundvierzig Jahre, seitdem Jahwe dieses Wort zu Mose geredet hat, als Israel in der Wüste umherwanderte; und nun siehe, ich bin heute fünfundachtzig Jahre alt.
11 Ich bin heute noch so stark wie an dem Tage, da Mose mich aussandte; wie meine Kraft damals, so ist meine Kraft jetzt zum Streite und um aus- und einzuziehen.
12 Und nun gib mir dieses Gebirge, von welchem Jahwe an jenem Tage geredet hat; denn du hast an jenem Tage gehört, daß die Enakim daselbst sind und große, feste Städte. Vielleicht ist Jahwe mit mir, daß ich sie austreibe, so wie Jahwe geredet hat.
13 Und Josua segnete ihn und gab dem Kaleb, dem Sohne Jephunnes, Hebron zum Erbteil.
14 Daher ward Hebron dem Kaleb, dem Sohne Jephunnes, dem Kenisiter, zum Erbteil bis auf diesen Tag, weil er Jahwe, dem Gott Israels, völlig nachgefolgt war.
15 Der Name Hebrons war aber vordem: Stadt Arbas; H. Kirjath-Arba; vergl. [1.Mose 23,2]; [35,27] er war der größte Mann unter den Enakim. Und das Land hatte Ruhe vom Kriege.
1 OR queste son le terre che i figliuoli d’Israele ebbero per eredità nel paese di Canaan, le quali il Sacerdote Eleazaro, e Giosuè, figliuolo di Nun, e i Capi delle nazioni paterne delle tribù de’ figliuoli d’Israele, diedero loro a possedere.
2 La loro eredità scadde loro a sorte, come il Signore avea comandato per Mosè, cioè: a nove tribù, e ad una mezza tribù.
3 Perciocchè Mosè avea data a due tribù, e ad una mezza tribù, eredità di là dal Giordano; e non avea data alcuna eredità a Levi per mezzo essi.
4 Ma i figliuoli di Giuseppe facevano due tribù, Manasse ed Efraim; e non fu data a’ Leviti alcuna parte nel paese, se non delle città per abitare, insieme co’ lor contorni, per i lor bestiami, e per gli altri lor beni.
5 Come il Signore avea comandato a Mosè, così fecero i figliuoli d’Israele, e spartirono il paese
6 Ora, i figliuoli di Giuda vennero a Giosuè in Ghilgal; e Caleb, figliuolo di Gefunne, Chenizzeo, gli disse: Tu sai ciò che il Signore disse a Mosè, uomo di Dio, intorno a me, e intorno a te, in Cades-barnea.
7 Io era d’età di quarant’anni, quando Mosè, servitor del Signore, mi mandò da Cades-barnea, per ispiare il paese; ed io gli rapportai la cosa, come io l’avea nell’animo.
8 Ora i miei fratelli, ch’erano andati meco, facevano venir meno il cuore al popolo; ma io seguitai appieno il Signore Iddio mio.
9 Laonde Mosè in quel giorno giurò, dicendo: Se la terra, sopra la quale il tuo piede è camminato, non è tua, e dei tuoi figliuoli, per eredità in perpetuo; perciocchè tu hai appieno seguitato il Signore Iddio mio.
10 E ora, ecco, il Signore mi ha conservato in vita, come egli ne avea parlato. Già son quarantacinque anni, da che il Signore disse quello a Mosè, quando Israele andò nel deserto; e ora, ecco, io sono oggi d’età d’ottantacinque anni.
11 Io sono infino ad oggi ancora forte, come io era al giorno che Mosè mi mandò; le mie forze, per la guerra, e per andare e per venire, sono oggi le medesime ch’erano allora.
12 Ora dunque dammi questo monte, del quale il Signore parlò in quel giorno; perciocchè tu udisti in quel giorno che gli Anachiti sono là, e che vi sono delle città grandi e forti; forse il Signore sarà meco, e io li scaccerò, come il Signore ne ha parlato.
13 E Giosuè benedisse Caleb, figliuolo di Gefunne, e gli diede Hebron per eredità.
14 Perciò Caleb, figliuolo di Gefunne, Chenizzeo, ha avuto Hebron per eredità, fino al dì d’oggi; perchè egli avea appieno seguitato il Signore Iddio d’Israele.
15 Ora il nome di Hebron era stato per addietro Chiriat-Arba; il quale Arba era stato un grand’uomo fra gli Anachiti. E il paese ebbe riposo della guerra