1 Und Hiob antwortete Jahwe und sprach:

2 Ich weiß, daß du alles vermagst, und kein Vorhaben dir verwehrt werden kann.

3 Wer ist es, der den Rat verhüllt ohne Erkenntnis? Vergl. [Kap. 38,2] So habe ich denn beurteilt, was ich nicht verstand, Eig. ohne zu verstehen Dinge, zu wunderbar für mich, die ich nicht kannte. Eig. ohne zu erkennen

4 Höre doch, und ich will reden; ich will dich fragen, und du belehre mich!

5 Mit dem Gehör des Ohres hatte ich von dir gehört, aber nun hat mein Auge dich gesehen.

6 Darum verabscheue ich mich und bereue in Staub und Asche.

7 Und es geschah, nachdem Jahwe diese Worte zu Hiob geredet hatte, da sprach Jahwe zu Eliphas, dem Temaniter: Mein Zorn ist entbrannt wider dich und wider deine beiden Freunde; denn nicht geziemend habt ihr von mir geredet, wie mein Knecht Hiob.

8 Und nun nehmet euch sieben Farren und sieben Widder, und gehet zu meinem Knechte Hiob und opfert ein Brandopfer für euch. Und Hiob, mein Knecht, möge für euch bitten; denn O. nur ihn will ich annehmen, damit ich nicht an euch tue nach eurer Torheit; denn nicht geziemend habt ihr von mir geredet, wie mein Knecht Hiob.

9 Da gingen Eliphas, der Temaniter, und Bildad, der Schuchiter, und Zophar, der Naamathiter, und taten, wie Jahwe zu ihnen geredet hatte; und Jahwe nahm Hiob an.

10 Und Jahwe wendete die Gefangenschaft Hiobs, als er für seine Freunde betete; und Jahwe mehrte alles, was Hiob gehabt hatte, um das Doppelte.

11 Und es kamen zu ihm alle seine Brüder und alle seine Schwestern und alle seine früheren Bekannten; und sie aßen mit ihm in seinem Hause, und sie bezeugten ihm ihr Beileid und trösteten ihn über all das Unglück, welches Jahwe über ihn gebracht hatte; und sie gaben ihm ein jeder eine Kesita, ein gewisses Gewicht an Gold oder Silber, welches dem Empfänger als Geld dargewogen wurde und ein jeder einen goldenen Ring.

12 Und Jahwe segnete das Ende Hiobs mehr als seinen Anfang; und er bekam vierzehntausend Stück Kleinvieh und sechstausend Kamele und tausend Joch Rinder und tausend Eselinnen.

13 Und es wurden ihm sieben Söhne und drei Töchter geboren.

14 Und er gab der ersten den Namen Jemima, Taube und der zweiten den Namen Kezia, Kassia und der dritten den Namen Keren-Happuk. Schminkhorn

15 Und so schöne Frauen wie die Töchter Hiobs wurden im ganzen Lande nicht gefunden. Und ihr Vater gab ihnen ein Erbteil inmitten ihrer Brüder.

16 Und Hiob lebte nach diesem hundertvierzig Jahre; und er sah seine Kinder und seine Kindeskinder, vier Geschlechter.

17 Und Hiob starb, alt und der Tage satt.

1 E GIOBBE rispose al Signore, e disse:

2 Io so che tu puoi tutto; E che cosa niuna che tu abbia deliberata, non può essere impedita.

3 Chi è costui, che oscura il consiglio senza scienza? Perciò, io ho dichiarata la mia opinione, Ma io non intendeva ciò ch’io diceva; Son cose maravigliose sopra la mia capacità, Ed io non le posso comprendere.

4 Deh! ascolta, ed io parlerò; Ed io ti farò delle domande, e tu insegnami.

5 Io avea con gli orecchi udito parlar di te; Ma ora l’occhio mio ti ha veduto.

6 Perciò io riprovo ciò che ho detto, e me ne pento In su la polvere, ed in su la cenere

7 Ora, dopo che il Signore ebbe dette queste cose a Giobbe, egli disse ancora ad Elifaz Temanita: L’ira mia è accesa contro a te, e contro a’ due tuoi compagni; perciocchè voi non mi avete parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore.

8 Ora dunque, pigliatevi sette giovenchi, e sette montoni, e andate al mio servitore Giobbe, ed offerite olocausto per voi; e faccia Giobbe, mio servitore, orazione per voi; perciocchè certamente io avrò riguardo a lui, per non farvi portar la pena della vostra stoltizia; conciossiachè voi non mi abbiate parlato dirittamente, come Giobbe, mio servitore.

9 Ed Elifaz Temanita, e Bildad Suhita, e Sofar Naamatita, andarono, e fecero come il Signore avea loro detto. E il Signore esaudì Giobbe

10 E il Signore trasse Giobbe della sua cattività, dopo ch’egli ebbe fatta orazione per li suoi amici; e il Signore accrebbe a Giobbe al doppio tutto quello ch’egli avea avuto per l’addietro.

11 E tutti i suoi fratelli, e tutte le sue sorelle, e tutti i suoi conoscenti di prima, vennero a lui, e mangiarono con lui in casa sua, e si condolsero con lui, e lo consolarono di tutto il male che il Signore avea fatto venir sopra lui; e ciascuno di essi gli donò una pezza di moneta, ed un monile d’oro.

12 E il Signore benedisse lo stato ultimo di Giobbe, più che il primiero; talchè egli ebbe quattordicimila pecore, e seimila cammelli, e mille paia di buoi, e mille asine.

13 Ed ebbe sette figliuoli e tre figliuole.

14 E pose nome alla prima Gemima, e alla seconda Chesia, e alla terza Cheren-happuc.

15 E non si trovarono in tutto quel paese donne alcune belle come le figliuole di Giobbe; e il lor padre diede loro eredità per mezzo i lor fratelli.

16 E dopo queste cose, Giobbe visse cenquarant’anni, e vide i suoi figliuoli, e i figliuoli de’ suoi figliuoli, infino alla quarta generazione.

17 Poi morì vecchio, e sazio di giorni