4 Beato colui che tu eleggi e fai accostare a te perché abiti ne tuoi cortili! Noi sarem saziati de beni della tua casa, della santità del tuo tempio.
16 E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: "Certo, lEterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!"
17 Ed ebbe paura, e disse: "Comè tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!"
4 Una cosa ho chiesto allEterno, e quella ricerco: chio dimori nella casa dellEterno tutti i giorni della mia vita, per mirare la bellezza dellEterno e meditare nel suo tempio.
44 Il tabernacolo della testimonianza fu coi nostri padri nel deserto, come avea comandato Colui che avea detto a Mosè che lo facesse secondo il modello che avea veduto.
45 E i nostri padri, guidati da Giosuè, ricevutolo, lo introdussero nel paese posseduto dalle genti che Dio scacciò dinnanzi ai nostri padri. Quivi rimase fino ai giorni di Davide,
46 il quale trovò grazia nel cospetto di Dio, e chiese di preparare una dimora allIddio di Giacobbe.
47 Ma Salomone fu quello che gli edificò una casa.
48 LAltissimo però non abita in templi fatti da man duomo, come dice il profeta:
49 Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello de miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il ignore; o qual sarà il luogo del mio riposo?
50 Non ha la mia mano fatte tutte queste cose?
12 E Gesù entrò nel tempio e cacciò fuori tutti quelli che quivi vendevano e compravano; e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie de venditori di colombi.
13 E disse loro: Egli è scritto: La mia casa sarà chiamata casa dorazione; ma voi ne fate una spelonca di ladroni.
1 Così parla lEterno: Il cielo è il mio trono, e la terra è lo sgabello de miei piedi; qual casa mi potreste voi edificare? e qual potrebbessere il luogo del mio riposo?
2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e così son tutte venute allesistenza, dice lEterno. Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui chè umile, che ha lo spirito contrito, e trema alla mia parola.
8 Ma io sono come un ulivo verdeggiante nella casa di Dio; io confido nella benignità di Dio in sempiterno.
13 Or la Pasqua de Giudei era vicina, e Gesù salì a Gerusalemme.
14 E trovò nel tempio quelli che vendevano buoi e pecore e colombi, e i cambiamonete seduti.
15 E fatta una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio, pecore e buoi; e sparpagliò il danaro dei cambiamonete, e rovesciò le tavole;
16 e a quelli che vendeano i colombi, disse: Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato.
17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo della tua casa mi consuma.
19 E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?
10 Poiché un giorno ne tuoi cortili val meglio che mille altrove. Io vorrei piuttosto starmene sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi.
15 e, se mai tardo, affinché tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che è la Chiesa dellIddio vivente, colonna e base della verità.
1 Canto dei pellegrinaggi. Di Davide. Io mi sono rallegrato quando mhan detto: Andiamo alla casa dellEterno.
6 Certo, beni e benignità maccompagneranno tutti i giorni della mia vita; ed io abiterò nella casa dellEterno per lunghi giorni.
9 Poiché lo zelo della tua casa mi ha roso, e i vituperi di quelli che ti vituperano son caduti su me.
6 ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se riteniam ferma sino alla fine la nostra franchezza e il vanto della nostra speranza.