Milagres de Jesus

27 Or io vi dico in verità che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbian veduto il regno di Dio.

28 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi ragionamenti, Gesù prese seco Pietro, Giovanni e iacomo, e salì sul monte per pregare.

29 E mentre pregava, laspetto del suo volto fu mutato, e la sua veste divenne candida sfolgorante.

30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui; ed erano Mosè ed Elia,

31 i quali, appariti in gloria, parlavano della dipartenza chegli stava per compiere in Gerusalemme.

38 E giungono a casa del capo della sinagoga; ed egli vede del tumulto e gente che piange ed urla forte.

39 Ed entrato, dice loro: Perché fate tanto strepito e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme.

40 E si ridevano di lui. Ma egli, messili tutti fuori, prende seco il padre la madre della fanciulla e quelli che eran con lui, ed entra là dove era la fanciulla.

41 E presala per la mano le dice: Talithà cumì! che interpretato vuole dire: Giovinetta, io tel dico, lèvati!

42 E tosto la giovinetta salzò e camminava, perché avea dodici anni. E furono subito presi da grande stupore;

27 Come Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono, gridando e dicendo: Abbi pietà di noi, o Figliuol di avide!

28 E quandegli fu entrato nella casa, que ciechi si accostarono a lui. E Gesù disse loro: Credete voi chio possa far questo? Essi gli risposero: Sì, o Signore.

29 Allora toccò loro gli occhi, dicendo: Siavi fatto secondo la vostra fede.

30 E gli occhi loro furono aperti. E Gesù fece loro un severo divieto, dicendo: Guardate che niuno lo sappia.

31 Ma quelli, usciti fuori, sparsero la fama di lui per tutto quel paese.

12 Ed avvenne che, trovandosi egli in una di quelle città, ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto esù e gettatosi con la faccia a terra, lo pregò dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi.

13 Ed egli, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quellistante la lebbra sparì da lui.

3 E vennero a lui alcuni che menavano un paralitico portato da quattro.

4 E non potendolo far giungere fino a lui a motivo della calca, scoprirono il tetto dalla parte dovera esù; e fattavi unapertura, calarono il lettuccio sul quale il paralitico giaceva.

5 E Gesù, veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti sono rimessi.

6 Or alcuni degli scribi eran quivi seduti e così ragionavano in cuor loro:

7 Perché parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può rimettere i peccati, se non un solo, cioè io?

8 E Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano così dentro di sé, disse loro: Perché fate voi cotesti ragionamenti ne vostri cuori?

9 Che è più agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti sono rimessi, oppur dirgli: Lèvati, togli il tuo lettuccio e cammina?

10 Ora, affinché sappiate che il Figliuol delluomo ha potestà in terra di rimettere i peccati:

11 Io tel dico (disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua.

12 E colui salzò, e subito, preso il suo lettuccio, se ne andò via in presenza di tutti; talché tutti stupivano e glorificavano Iddio dicendo: Una cosa così non la vedemmo mai.

32 E Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse: Io ho pietà di questa moltitudine; poiché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; e non voglio rimandarli digiuni, che talora non vengano meno per via.

33 E i discepoli gli dissero: Donde potremmo avere, in un luogo deserto, tanti pani da saziare così gran folla?

34 E Gesù chiese loro: Quanti pani avete? Ed essi risposero: Sette e pochi pescetti.

35 Allora egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra.

36 Poi prese i sette pani ed i pesci; e dopo aver rese grazie, li spezzò e diede ai discepoli, e i discepoli alle folle.

37 E tutti mangiarono e furon saziati; e de pezzi avanzati si levaron sette panieri pieni.

38 Or quelli che aveano mangiato erano quattromila persone, senza contare le donne e i fanciulli.

11 voi, invece, se uno dice a suo padre od a sua madre: Quello con cui potrei assisterti è Corban (vale a dire, offerta a Dio),

12 non gli permettete più di far cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre;

13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. E di cose consimili ne fate tante!

14 Poi, chiamata a sé di nuovo la moltitudine, diceva loro: Ascoltatemi tutti ed intendete:

15 Non vè nulla fuori delluomo che entrando in lui possa contaminarlo; ma son le cose che escono dalluomo quelle che contaminano luomo.

30 Or la suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono;

31 ed egli, accostatosi, la prese per la mano e la fece levare; e la febbre la lasciò ed ella si mise a servirli.

2 Ed ecco un lebbroso, accostatosi, gli si prostrò dinanzi dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi.

3 E Gesù, stesa la mano, lo toccò dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quellistante egli fu mondato dalla sua lebbra.

4 E Gesù gli disse: Guarda di non dirlo a nessuno: ma va, mostrati al sacerdote e fa lofferta che Mosè ha prescritto; e ciò serva loro di testimonianza.

1 Dopo chegli ebbe finiti tutti i suoi ragionamenti al popolo che lascoltava, entrò in Capernaum.

2 Or il servitore dun certo centurione, che lavea molto caro, era malato e stava per morire;

3 e il centurione, avendo udito parlar di Gesù, gli mandò degli anziani de giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servitore.

4 Ed essi, presentatisi a Gesù, lo pregavano istantemente, dicendo: Egli è degno che tu gli conceda questo;

5 perché ama la nostra nazione, ed è lui che ci ha edificata la sinagoga.

6 E Gesù sincamminò con loro; e ormai non si trovava più molto lontano dalla casa, quando il centurione mandò degli amici a dirgli: Signore, non ti dare questo incomodo, perchio non son degno che tu entri sotto il mio tetto;

7 e perciò non mi son neppure reputato degno di venire da te; ma dillo con una parola, e sia guarito il mio servitore.

8 Poiché anchio son uomo sottoposto alla potestà altrui, ed ho sotto di me de soldati; e dico ad uno: Va, ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servitore: Fa questo, ed egli lo fa.

9 Udito questo, Gesù restò maravigliato di lui; e rivoltosi alla moltitudine che lo seguiva, disse: Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una cotanta fede!

10 E quando glinviati furon tornati a casa, trovarono il servitore guarito.

1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e cera la madre di Gesù.

2 E Gesù pure fu invitato co suoi discepoli alle nozze.

3 E venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non han più vino.

4 E Gesù le disse: Che vè fra me e te, o donna? Lora mia non è ancora venuta.

5 Sua madre disse ai servitori: Fate tutto quel che vi dirà.

6 Or cerano quivi sei pile di pietra, destinate alla purificazione de Giudei, le quali contenevano ciascuna due o tre misure.

7 Gesù disse loro: Empite dacqua le pile. Ed essi le empirono fino allorlo.

8 Poi disse loro: Ora attingete, e portatene al maestro di tavola. Ed essi gliene portarono.

9 E quando il maestro di tavola ebbe assaggiata lacqua chera diventata vino (or egli non sapea donde venisse, ma ben lo sapeano i servitori che aveano attinto lacqua), chiamò lo sposo e gli disse:

10 Ognuno serve prima il vin buono; e quando si è bevuto largamente, il men buono; tu, invece, hai serbato il vin buono fino ad ora.

11 Gesù fece questo primo de suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria; e i suoi discepoli credettero in lui.

15 Or, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono e gli dissero: Il luogo è deserto e lora è già passata; licenzia dunque le folle, affinché vadano pei villaggi a comprarsi da mangiare.

16 Ma Gesù disse loro: Non hanno bisogno dandarsene; date lor voi da mangiare!

17 Ed essi gli risposero: Non abbiam qui altro che cinque pani e due pesci.

18 Ed egli disse: Portatemeli qua.

19 Ed avendo ordinato alle turbe di accomodarsi sullerba, prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alle turbe.

20 E tutti mangiarono e furon sazi; e si portaron via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene.

21 E quelli che avevano mangiato eran circa cinquemila uomini, oltre le donne e i fanciulli.

24 Quando i messi di Giovanni se ne furono andati, Gesù prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento?

25 Ma che andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano de vestimenti magnifici e vivono in delizie, stanno nei palazzi dei re.

26 Ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più che profeta.

27 Egli è colui del quale è scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto che preparerà la tua via dinanzi a te.

28 Io ve lo dico: Fra i nati di donna non ve nè alcuno maggiore di Giovanni; però, il minimo nel regno di io è maggiore di lui.

29 E tutto il popolo che lha udito, ed anche i pubblicani, hanno reso giustizia a Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni;

30 ma i Farisei e i dottori della legge hanno reso vano per loro stessi il consiglio di Dio, non facendosi battezzare da lui.

35 Ed essendo già tardi, i discepoli gli saccostarono e gli dissero: Questo luogo è deserto ed è già tardi;

36 licenziali, affinché vadano per le campagne e per i villaggi dintorno a comprarsi qualcosa da mangiare.

37 Ma egli rispose loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi a lui: Andremo noi a comprare per dugento danari di pane e daremo loro da mangiare?

38 Ed egli domandò loro: Quanti pani avete? andate a vedere. Ed essi, accertatisi, risposero: Cinque, e due pesci.

39 Allora egli comandò loro di farli accomodar tutti a brigate sullerba verde;

40 e si assisero per gruppi di cento e di cinquanta.

41 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci, e levati gli occhi al cielo, benedisse e spezzò i pani, e li dava ai discepoli, affinché li mettessero dinanzi alla gente; e i due pesci spartì pure fra tutti.

42 E tutti mangiarono e furon sazi;

43 e si portaron via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti dei pesci.

44 E quelli che avean mangiato i pani erano cinquemila uomini.

19 Or comebbero vogato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesù che camminava sul mare e saccostava alla barca; ed ebbero paura.

20 Ma egli disse loro: Son io, non temete.

21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca toccò terra là dove eran diretti.

1 E avvenne che, essendo egli entrato in casa di uno de principali Farisei in giorno di sabato per prender cibo, essi lo stavano osservando.

2 Ed ecco, gli stava dinanzi un uomo idropico.

3 E Gesù prese a dire ai dottori della legge ed ai Farisei: E egli lecito o no far guarigioni in giorno di sabato? Ma essi tacquero.

4 Allora egli, presolo, lo guarì e lo licenziò.

21 E partitosi di là, Gesù si ritirò nelle parti di Tiro e di Sidone.

22 Quandecco, una donna cananea di que luoghi venne fuori e si mise a gridare: Abbi pietà di me, Signore, figliuol di Davide; la mia figliuola è gravemente tormentata da un demonio.

23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano dicendo: Licenziala, perché ci grida dietro.

24 Ma egli rispose: Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa dIsraele.

25 Ella però venne e gli si prostrò dinanzi, dicendo: Signore, aiutami!

26 Ma egli rispose: Non è bene prendere il pan de figliuoli per buttarlo ai cagnolini.

27 Ma ella disse: Dici bene, Signore; eppure anche i cagnolini mangiano dei minuzzoli che cadono dalla tavola dei lor padroni.

28 Allora Gesù le disse: O donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi. E da quellora la sua figliuola fu guarita.

24 Poi, partitosi di là, se ne andò vero i confini di Tiro. Ed entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse; ma non poté restar nascosto,

25 ché anzi, subito, una donna la cui figliuolina aveva uno spirito immondo, avendo udito parlar di lui, venne e gli si gettò ai piedi.

26 Quella donna era pagana, di nazione sirofenicia, e lo pregava di cacciare il demonio dalla sua figliuola.

27 Ma Gesù le disse: Lascia che prima siano saziati i figliuoli; ché non è bene prendere il pane dei figliuoli per buttarlo a cagnolini.

28 Ma ella rispose: Dici bene, Signore; e i cagnolini, sotto la tavola, mangiano de minuzzoli dei figliuoli.

29 E Gesù le disse: Per cotesta parola, va; il demonio è uscito dalla tua figliuola.

30 E la donna, tornata a casa sua, trovò la figliuolina coricata sul letto e il demonio uscito di lei.

22 Or avvenne, in un di quei giorni, chegli entrò in una barca co suoi discepoli, e disse loro: Passiamo allaltra riva del lago. E presero il largo.

23 E mentre navigavano, egli si addormentò; e calò sul lago un turbine di vento, talché la barca sempiva dacqua, ed essi pericolavano.

24 E accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Maestro, Maestro, noi periamo! Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti che sacquetarono, e si fe bonaccia.

25 Poi disse loro: Dovè la fede vostra? Ma essi, impauriti e maravigliati, diceano luno allaltro: Chi è mai costui che comanda anche ai venti ed allacqua e gli ubbidiscono?

31 Partitosi di nuovo dai confini di Tiro, Gesù, passando per Sidone, tornò verso il mar di Galilea traversano il territorio della Decapoli.

32 E gli menarono un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che glimponesse la mano.

33 Ed egli, trattolo in disparte fuor dalla folla, gli mise le dite negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;

34 poi, levati gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: Effathà! che vuol dire: Apriti!

35 E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse lo scilinguagnolo e parlava bene.

36 E Gesù ordinò loro di non parlarne ad alcuno; ma lo più lo divietava loro e più lo divulgavano;

37 e stupivano oltremodo, dicendo: Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire, e i mutoli li fa parlare.

27 E quando egli fu smontato a terra, gli si fece incontro un uomo della città, il quale era posseduto da demoni, e da lungo tempo non indossava vestito, e non abitava casa ma stava ne sepolcri.

28 Or quando ebbe veduto Gesù, dato un gran grido, gli si prostrò dinanzi, e disse con gran voce: Che vè fra me e te, o Gesù, Figliuolo dellIddio altissimo? Ti prego, non mi tormentare.

29 Poiché Gesù comandava allo spirito immondo duscir da quelluomo; molte volte infatti esso se nera impadronito; e benché lo si fosse legato con catene e custodito in ceppi, avea spezzato i legami, ed era portato via dal demonio ne deserti.

30 E Gesù gli domandò: Qual è il tuo nome? Ed egli rispose: Legione; perché molti demoni erano entrati in lui.

31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro dandar nellabisso.

32 Or cera quivi un branco numeroso di porci che pascolava pel monte; e que demoni lo pregarono di permetter loro dentrare in quelli. Ed egli lo permise loro.

33 E i demoni, usciti da quelluomo, entrarono ne porci; e quel branco si avventò a precipizio giù nel lago ed affogò.

34 E quando quelli che li pasturavano videro ciò chera avvenuto, se ne fuggirono e portaron la notizia in città e per la campagna.

35 E la gente uscì fuori a veder laccaduto; e venuta a Gesù, trovò luomo, dal quale erano usciti i demoni, che sedeva a piedi di Gesù, vestito ed in buon senno; e simpaurirono.

22 Ed ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si getta ai piedi

23 e lo prega istantemente, dicendo: La mia figliuola è agli estremi. Vieni a metter sopra lei le mani, affinché sia salva e viva.

24 E Gesù andò con lui, e gran moltitudine lo seguiva e laffollava.

1 Dopo queste cose, Gesù si fece veder di nuovo ai discepoli presso il mar di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera.

2 Simon Pietro, Toma detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figliuoli di Zebedeo e due altri de uoi discepoli erano insieme.

3 Simon Pietro disse loro: Io vado a pescare. Essi gli dissero: Anche noi veniamo con te. Uscirono, e montarono nella barca; e quella notte non presero nulla.

4 Or essendo già mattina, Gesù si presentò sulla riva; i discepoli però non sapevano che fosse Gesù.

5 Allora Gesù disse loro: Figliuoli, avete voi del pesce? Essi gli risposero: No.

6 Ed egli disse loro: Gettate la rete dal lato destro della barca, e ne troverete. Essi dunque la gettarono, e non potevano più tirarla su per il gran numero dei pesci.

7 Allora il discepolo che Gesù amava disse a Pietro: E il Signore! E Simon Pietro, udito chera il ignore, si cinse il camiciotto, perché era nudo, e si gettò nel mare.

8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perché non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), traendo la rete coi pesci.

9 Come dunque furono smontati a terra, videro quivi della brace, e del pesce messovi su, e del pane.

10 Gesù disse loro: Portate qua de pesci che avete presi ora.

11 Simon Pietro quindi montò nella barca, e tirò a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci; e benché ce ne fossero tanti, la rete non si strappò.

22 E vennero in Betsaida; e gli fu menato un cieco, e lo pregarono che lo toccasse.

23 Ed egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuor dal villaggio; e sputatogli negli occhi e impostegli e mani, gli domandò:

24 Vedi tu qualche cosa? Ed egli, levati gli occhi, disse: Scorgo gli uomini, perché li vedo camminare, e mi paion alberi.

25 Poi Gesù gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli riguardò e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente.

26 E Gesù lo rimandò a casa sua e gli disse: Non entrar neppure nel villaggio.

29 E come uscivano da Gerico, una gran moltitudine lo seguì.

30 Ed ecco che due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che Gesù passava, si misero a gridare: Abbi pietà di noi, Signore, figliuol di Davide!

31 Ma la moltitudine li sgridava, perché tacessero; essi però gridavan più forte: Abbi pietà di noi, Signore, figliuol di Davide!

32 E Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: Che volete chio vi faccia?

33 Ed essi: Signore, che saprano gli occhi nostri.

34 Allora Gesù, mosso a pietà, toccò gli occhi loro, e in quellistante ricuperarono la vista e lo seguirono. Matteo Capitolo 21

6 Or avvenne in un altro sabato chegli entrò nella sinagoga, e si mise ad insegnare. E quivi era un uomo che avea la mano destra secca.

7 Or gli scribi e i Farisei losservavano per vedere se farebbe una guarigione in giorno di sabato, per trovar di che accusarlo.

8 Ma egli conosceva i loro pensieri, e disse alluomo che avea la man secca: Lèvati, e sta su nel mezzo! Ed egli, alzatosi, stette su.

9 Poi Gesù disse loro: Io domando a voi: E lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? i salvare una persona o di ucciderla?

10 E girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quelluomo: Stendi la mano! Egli fece così, e la sua mano tornò sana.

43 E una donna che avea un flusso di sangue da dodici anni ed avea spesa ne medici tutta la sua sostanza senza poter esser guarita da alcuno,

44 accostatasi per di dietro, gli toccò il lembo della veste; e in quellistante il suo flusso ristagnò.

45 E Gesù domandò: Chi mha toccato? E siccome tutti negavano, Pietro e quelli cheran con lui, risposero: Maestro, le turbe ti stringono e taffollano.

46 Ma Gesù replicò: Qualcuno mha toccato, perché ho sentito che una virtù è uscita da me.

47 E la donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante, e gittatasi a suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per qual motivo lavea toccato e comera stata guarita in un istante.

48 Ma egli le disse: Figliuola, la tua fede tha salvata; vattene in pace.

10 Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesù questa domanda: E egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato?

11 Ed egli disse loro: Chi è colui fra voi che, avendo una pecora, sella cade in giorno di sabato in una fossa non la prenda e la tragga fuori?

12 Or quantè un uomo da più duna pecora! E dunque lecito di far del bene in giorno di sabato.

13 Allora disse a quelluomo: Stendi la tua mano. E colui la stese, ed ella tornò sana come laltra.

12 E il giorno seguente, quando furon usciti da Betania, egli ebbe fame.

13 E veduto di lontano un fico che avea delle foglie, andò a vedere se per caso vi trovasse qualche cosa; a venuto al fico non vi trovò nientaltro che foglie; perché non era la stagion dei fichi.

14 E Gesù prese a dire al fico: Niuno mangi mai più in perpetuo frutto da te! E i suoi discepoli udirono.

23 In quel mentre, si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare:

24 Che vè fra noi e te, o Gesù Nazareno? Se tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio!

25 E Gesù lo sgridò, dicendo: Ammutolisci ed esci da costui!

26 E lo spirito immondo, straziatolo e gridando forte, uscì da lui.

14 E quando furon venuti alla moltitudine, un uomo gli saccostò, gettandosi in ginocchio davanti a lui,

15 e dicendo: Signore, abbi pietà del mio figliuolo, perché è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nellacqua.

16 Lho menato ai tuoi discepoli, e non lhanno potuto guarire.

17 E Gesù, rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Menatemelo qua.

18 E Gesù sgridò lindemoniato, e il demonio uscì da lui; e da quellora il fanciullo fu guarito.

38 Ed ecco, un uomo dalla folla esclamò: Maestro, te ne prego, volgi lo sguardo al mio figliuolo; è lunico chio abbia;

39 ed ecco uno spirito lo prende, e subito egli grida, e lo spirito lo getta in convulsione facendolo schiumare, e a fatica si diparte da lui, fiaccandolo tutto.

40 Ed ho pregato i tuoi discepoli di cacciarlo, ma non hanno potuto.

41 E Gesù, rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò io con voi e vi sopporterò?

42 Mena qua il tuo figliuolo. E mentre il fanciullo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e lo torse in convulsione; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il fanciullo, e lo rese a suo padre.

43 E tutti sbigottivano della grandezza di Dio.

2 Ed ecco gli portarono un paralitico steso sopra un letto. E Gesù, veduta la fede loro, disse al paralitico: Figliuolo, sta di buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessi.

3 Ed ecco alcuni degli scribi dissero dentro di sé: Costui bestemmia.

4 E Gesù, conosciuti i loro pensieri, disse: Perché pensate voi cose malvage ne vostri cuori?

5 Poiché, che cosè più facile, dire: I tuoi peccati ti sono rimessi, o dire: Lèvati e cammina?

6 Or affinché sappiate che il Figliuol delluomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati: Lèvati (disse l paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa.

7 Ed egli, levatosi, se ne andò a casa sua.

20 E la mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici;

21 e Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti, è seccato.

22 E Gesù, rispondendo, disse loro: Abbiate fede in Dio!

23 In verità io vi dico che chi dirà a questo monte: Togliti di là e gettati nel mare, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverrà, gli sarà fatto.

24 Perciò vi dico: Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete.

25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro a qualcuno, perdonate; affinché il Padre vostro che è nei cieli, vi perdoni i vostri falli.

24 E quando furon venuti a Capernaum, quelli che riscotevano le didramme si accostarono a Pietro e dissero: Il vostro maestro non paga egli le didramme?

25 Egli rispose: Sì. E quando fu entrato in casa, Gesù lo prevenne e gli disse: Che te ne pare, Simone? i re della terra da chi prendono i tributi o il censo? dai loro figliuoli o dagli stranieri?

26 Dagli stranieri, rispose Pietro. Gesù gli disse: I figliuoli, dunque, ne sono esenti.

27 Ma, per non scandalizzarli, vattene al mare, getta lamo e prendi il primo pesce che verrà su; e, apertagli la bocca, troverai uno statere. Prendilo, e dallo loro per me e per te.

22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sanò, talché il mutolo parlava e vedeva.

50 E uno di loro percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò lorecchio destro.

51 Ma Gesù rivolse loro la parola e disse: Lasciate, basta! E toccato lorecchio di colui, lo guarì.

31 A chi dunque assomiglierò gli uomini di questa generazione? E a chi sono simili?

32 Sono simili ai fanciulli che stanno a sedere in piazza, e gridano gli uni agli altri: Vi abbiam sonato il flauto e non avete ballato; abbiam cantato dei lamenti e non avete pianto.

33 Difatti è venuto Giovanni Battista non mangiando pane ne bevendo vino, e voi dite: Ha un demonio.

34 E venuto il Figliuol delluomo mangiando e bevendo, e voi dite: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de peccatori!

35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figliuoli.

36 Or uno de Farisei lo pregò di mangiare da lui; ed egli, entrato in casa del Fariseo, si mise a tavola.

37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo chegli era a tavola in casa del ariseo, portò un alabastro dolio odorifero;

5 Or quandegli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo:

6 Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente tormentato.

7 Gesù gli disse: Io verrò e lo guarirò. Ma il centurione, rispondendo disse:

8 Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto ma di soltanto una parola e il mio servitore sarà guarito.

9 Poiché anchio son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va, ed egli va; ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa questo, ed egli lo fa.

10 E Gesù, udito questo, ne restò maravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: Io vi dico in verità che in nessuno, in Israele, ho trovato cotanta fede.

11 Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno a tavola con Abramo e Isacco e iacobbe, nel regno dei cieli;

12 ma i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Quivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.

13 E Gesù disse al centurione: Va: e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quellora stessa.

23 E quando Gesù fu giunto alla casa del capo della sinagoga, ed ebbe veduto i sonatori di flauto e la moltitudine che facea grande strepito, disse loro: Ritiratevi;

24 perché la fanciulla non è morta, ma dorme. E si ridevano di lui.

25 Ma quando la moltitudine fu messa fuori, egli entrò, e prese la fanciulla per la mano, ed ella si alzò.

1 E giunsero allaltra riva del mare nel paese de Geraseni.

2 E come Gesù fu smontato dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo,

3 il quale nei sepolcri avea la sua dimora; e neppure con una catena poteva più alcuno tenerlo legato;

4 poiché spesso era stato legato con ceppi e catene; e le catene erano state da lui rotte, ed i ceppi spezzati, e niuno avea forza da domarlo.

5 E di continuo, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava urlando e percotendosi con delle pietre.

6 Or quandebbe veduto Gesù da lontano, corse e gli si prostrò dinanzi;

7 e dato un gran grido, disse: Che vè fra me e te, o Gesù, Figliuolo dellIddio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi;

8 perché Gesù gli diceva: Spirito immondo, esci da questuomo!

9 E Gesù gli domandò: Qual è il tuo nome? Ed egli rispose: Il mio nome è Legione perché siamo molti.

10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese.

11 Or quivi pel monte stava a pascolare un gran branco di porci.

12 E gli spiriti lo pregarono dicendo: Mandaci ne porci, perché entriamo in essi.

13 Ed egli lo permise loro. E gli spiriti immondi, usciti, entrarono ne porci, ed il branco si avventò giù a precipizio nel mare.

14 Eran circa duemila ed affogarono nel mare. E quelli che li pasturavano fuggirono e portaron la notizia in città e per la campagna; e la gente andò a vedere ciò che era avvenuto.

35 Or avvenne che comegli si avvicinava a Gerico, un certo cieco sedeva presso la strada, mendicando;

36 e, udendo la folla che passava, domandò che cosa fosse.

37 E gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno.

38 Allora egli gridò: Gesù figliuol di Davide, abbi pietà di me!

39 E quelli che precedevano lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: Figliuol di Davide, abbi pietà di me!

40 E Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato; e quando gli fu vicino, gli domandò:

41 Che vuoi tu chio ti faccia? Ed egli disse: Signore, chio ricuperi la vista.

42 E Gesù gli disse: Ricupera la vista; la tua fede tha salvato.

43 E in quellistante ricuperò la vista, e lo seguiva glorificando Iddio; e tutto il popolo, veduto ciò, diede lode a Dio.

18 Mentregli diceva loro queste cose, ecco uno dei capi della sinagoga, accostatosi, sinchinò dinanzi a lui e gli disse: La mia figliuola è pur ora trapassata; ma vieni, metti la mano su lei ed ella vivrà.

19 E Gesù, alzatosi, lo seguiva co suoi discepoli.

40 E un lebbroso venne a lui e buttandosi in ginocchio lo pregò dicendo: Se tu vuoi, tu puoi mondarmi!

41 E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio; sii mondato!

42 E subito la lebbra sparì da lui, e fu mondato.

11 Ed ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito dinfermità, ed era tutta curvata e incapace di raddrizzarsi in alcun modo.

12 E Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: Donna, tu sei liberata dalla tua infermità.

13 E pose le mani su lei, ed ella in quellistante fu raddrizzata e glorificava Iddio.

37 Ed ecco levarsi un gran turbine di vento che cacciava le onde nella barca, talché ella già si riempiva.

38 Or egli stava a poppa, dormendo sul guanciale. I discepoli lo destano e gli dicono: Maestro, non ti curi tu che noi periamo?

39 Ed egli, destatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cessò, e si fece gran bonaccia.

40 Ed egli disse loro: Perché siete così paurosi? Come mai non avete voi fede?

41 Ed essi furon presi da gran timore e si dicevano gli uni agli altri: Chi è dunque costui, che anche il vento ed il mare gli obbediscono?

1 Or vera un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella.

2 Maria era quella che unse il Signore dolio odorifero e gli asciugò i piedi co suoi capelli; e Lazzaro, suo fratello, era malato.

3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesù: Signore, ecco, colui che tu ami è malato.

4 Gesù, udito ciò, disse: Questa malattia non è a morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo dessa il Figliuol di Dio sia glorificato.

5 Or Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro.

6 Come dunque ebbe udito chegli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dovera;

7 poi dopo, disse a discepoli: Torniamo in Giudea!

8 I discepoli gli dissero: Maestro, i Giudei cercavano or ora di lapidarti, e tu vuoi tornar là?

9 Gesù rispose: Non vi son dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;

10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui.

11 Così parlò; e poi disse loro: Il nostro amico Lazzaro sè addormentato; ma io vado a svegliarlo.

12 Perciò i discepoli gli dissero: Signore, segli dorme, sarà salvo.

13 Or Gesù avea parlato della morte di lui; ma essi pensarono che avesse parlato del dormir del sonno.

14 Allora Gesù disse loro apertamente: Lazzaro è morto;

25 Or una donna che avea un flusso di sangue da dodici anni,

26 e molto avea sofferto da molti medici, ed avea speso tutto il suo senzalcun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata,

27 avendo udito parlar di Gesù, venne per di dietro fra la calca e gli toccò la vesta, perché diceva:

28 Se riesco a toccare non fossaltro che le sue vesti, sarò salva.

29 E in quellistante il suo flusso ristagnò; ed ella sentì nel corpo desser guarita di quel flagello.

17 E uno della folla gli rispose: Maestro, io tho menato il mio figliuolo che ha uno spirito mutolo;

18 e dovunque esso lo prende, lo atterra; ed egli schiuma, stride dei denti e rimane stecchito. Ho detto a uoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto.

19 E Gesù, rispondendo, disse loro: O generazione incredula! Fino a quando sarò io con voi? Fino a quando vi sopporterò? Menatemelo.

20 E glielo menarono; e come vide Gesù, subito lo spirito lo torse in convulsione; e caduto in terra, si rotolava schiumando. E Gesù domandò al padre:

21 Da quanto tempo gli avviene questo? Ed egli disse:

22 Dalla sua infanzia e spesse volte lha gettato anche nel fuoco e nellacqua per farlo perire; ma tu, se ci puoi qualcosa, abbi pietà di noi ed aiutaci.

23 E Gesù: Dici: Se puoi?! Ogni cosa è possibile a chi crede.

24 E subito il padre del fanciullo esclamò: Io credo; sovvieni alla mia incredulità.

25 E Gesù, vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito muto e sordo, io tel comando, esci da lui e non entrar più in lui.

26 E lo spirito, gridando e straziandolo forte, uscì; e il fanciullo rimase come morto; talché quasi tutti dicevano: E morto.

27 Ma Gesù lo sollevò, ed egli si rizzò in piè.

6 Diceva così per provarlo; perché sapeva bene quel che stava per fare.

7 Filippo gli rispose: Dugento denari di pane non bastano perché ciascun di loro nabbia un pezzetto.

8 Uno de suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse:

9 Vè qui un ragazzo che ha cinque pani dorzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?

10 Gesù disse: Fateli sedere. Or vera molterba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed eran circa cinquemila uomini.

11 Gesù quindi prese i pani; e dopo aver rese grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso fece de pesci, quanto volevano.

12 E quando furon saziati, disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, ché nulla se ne perda.

13 Essi quindi li raccolsero, ed empiron dodici ceste di pezzi che di que cinque pani dorzo erano avanzati a quelli che avean mangiato.

18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui.

19 E non trovando modo dintrodurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta unapertura fra i tegoli, lo calaron giù col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesù.

20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi.

21 Allora gli scribi e i Farisei cominciarono a ragionare, dicendo: Chi è costui che pronunzia bestemmie? Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?

22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, prese a dir loro: Che ragionate nei vostri cuori?

23 Che cosa è più agevole dire: I tuoi peccati ti son rimessi, oppur dire: Lèvati e cammina?

24 Ora, affinché sappiate che il Figliuol delluomo ha sulla terra autorità di rimettere i peccati: Io tel dico disse al paralitico), lèvati, togli il tuo lettuccio e vattene a casa tua.

25 E in quellistante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne andò a casa sua, glorificando ddio.

46 Poi vennero in Gerico. E come egli usciva di Gerico coi suoi discepoli e con gran moltitudine, il figliuol di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada.

47 E udito che chi passava era Gesù il Nazareno, prese a gridare e a dire: Gesù, figliuol di Davide, abbi pietà di me!

48 E molti lo sgridavano perché tacesse; ma quello gridava più forte: Figliuol di Davide, abbi pietà di me!

49 E Gesù, fermatosi, disse: Chiamatelo! E chiamarono il cieco, dicendogli: Sta di buon cuore! Alzati! Egli ti chiama.

50 E il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne a Gesù.

51 E Gesù, rivoltosi a lui, gli disse: Che vuoi chio ti faccia? E il cieco gli rispose: Rabbuni, chio recuperi la vista.

52 E Gesù gli disse: Va, la tua fede ti ha salvato. E in quellistante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via.

18 E la mattina, tornando in città, ebbe fame.

19 E vedendo un fico sulla strada, gli si accostò, ma non vi trovò altro che delle foglie; e gli disse: Mai più in eterno non nasca frutto da te. E subito il fico si seccò.

20 E i discepoli, veduto ciò, si maravigliarono, dicendo: Come sè in un attimo seccato il fico?

21 E Gesù, rispondendo, disse loro: Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quel chè stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: Togliti di là e gettati nel mare, sarebbe fatto.

22 E tutte le cose che domanderete nella preghiera, se avete fede, le otterrete.

11 Ed avvenne che, nel recarsi a Gerusalemme, egli passava sui confini della Samaria e della Galilea.

12 E come entrava in un certo villaggio, gli si fecero incontro dieci uomini lebbrosi, i quali, fermatisi da lontano,

13 alzaron la voce dicendo: Gesù, Maestro, abbi pietà di noi!

14 E, vedutili, egli disse loro: Andate a mostrarvi a sacerdoti. E avvenne che, mentre andavano, furon mondati.

15 E uno di loro, vedendo che era guarito, tornò indietro, glorificando Iddio ad alta voce;

16 e si gettò ai suoi piedi con la faccia a terra, ringraziandolo; e questo era un Samaritano.

17 Gesù, rispondendo, disse: I dieci non sono stati tutti mondati? E i nove altri dove sono?

18 Non si è trovato alcuno che sia tornato per dar gloria a Dio fuor che questo straniero?

19 E gli disse: Lèvati e vattene: la tua fede tha salvato.

28 E quando fu giunto allaltra riva, nel paese de Gadareni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, così furiosi, che niuno potea passar per quella via.

29 Ed ecco si misero a gridare: Che vè fra noi e te, Figliuol di Dio? Sei tu venuto qua prima del tempo per tormentarci?

30 Or lungi da loro vera un gran branco di porci che pasceva.

31 E i demoni lo pregavano dicendo: Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci.

32 Ed egli disse loro: Andate. Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; ed ecco tutto il branco si gettò a precipizio giù nel mare, e perirono nelle acque.

33 E quelli che li pasturavano fuggirono; e andati nella città raccontarono ogni cosa e il fatto deglindemoniati.

34 Ed ecco tutta la città uscì incontro a Gesù; e, come lo videro lo pregarono che si partisse dai loro confini.

1 Dopo queste cose ci fu una festa de Giudei, e Gesù salì a Gerusalemme.

2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vè una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici.

3 Sotto questi portici giaceva un gran numero dinfermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici, i quali aspettavano lagitarsi dellacqua;

4 perché un angelo scendeva nella vasca e metteva lacqua in movimento; e il primo che vi scendeva dopo che lacqua era stata agitata, era guarito di qualunque malattia fosse colpito.

5 E quivi era un uomo, che da trentottanni era infermo.

6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da gran tempo stava così, gli disse: Vuoi esser risanato?

7 Linfermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che, quando lacqua è mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me.

8 Gesù gli disse: Lèvati, prendi il tuo lettuccio, e cammina.

9 E in quellistante quelluomo fu risanato; e preso il suo lettuccio, si mise a camminare.

1 In que giorni, essendo di nuovo la folla grandissima, e non avendo ella da mangiare, Gesù, chiamati a sé i discepoli, disse loro:

2 Io ho pietà di questa moltitudine; poiché già da tre giorni sta con me e non ha da mangiare.

3 E se li rimando a casa digiuni, verranno meno per via; e ve nhanno alcuni che son venuti da lontano.

4 E i suoi discepoli gli risposero: Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto?

5 Ed egli domandò loro: Quanti pani avete? Essi dissero: Sette.

6 Ed egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e prese i sette pani, dopo aver rese grazie, li spezzò e diede ai discepoli perché li ponessero dinanzi alla folla; ed essi li posero.

7 Avevano anche alcuni pochi pescetti ed egli, fatta la benedizione, comandò di porre anche quelli dinanzi a loro.

8 E mangiarono e furono saziati; e de pezzi avanzati si levarono sette panieri.

9 Or erano circa quattromila persone. Poi Gesù li licenziò;

1 Or avvenne che essendogli la moltitudine addosso per udir la parola di Dio, e stando egli in piè sulla riva del lago di Gennesaret,

2 vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti.

3 E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo pregò di scostarsi un po da terra; poi, sedutosi, din sulla barca ammaestrava le turbe.

4 E comebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare.

5 E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; erò, alla tua parola, calerò le reti.

6 E fatto così, presero una tal quantità di pesci, che le reti si rompevano.

7 E fecero segno a loro compagni dellaltra barca, di venire ad aiutarli. E quelli vennero, e riempirono ambedue le barche, talché affondavano.

8 Simon Pietro, veduto ciò, si gettò a ginocchi di Gesù, dicendo: Signore, dipartiti da me, perché son uomo peccatore.

9 Poiché spavento avea preso lui e tutti quelli che eran con lui, per la presa di pesci che avean fatta;

10 e così pure Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, cheran soci di Simone. E Gesù disse a Simone: Non temere: da ora innanzi sarai pescator duomini.

11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono.

38 Poi, levatosi ed uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di Simone era travagliata da una gran febbre; e lo pregarono per lei.

39 Ed egli, chinatosi verso di lei, sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella alzatasi prontamente, si mise a servirli.

22 Or avvenne, in un di quei giorni, chegli entrò in una barca co suoi discepoli, e disse loro: Passiamo allaltra riva del lago. E presero il largo.

23 E mentre navigavano, egli si addormentò; e calò sul lago un turbine di vento, talché la barca sempiva dacqua, ed essi pericolavano.

24 E accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Maestro, Maestro, noi periamo! Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti che sacquetarono, e si fe bonaccia.

25 Poi disse loro: Dovè la fede vostra? Ma essi, impauriti e maravigliati, diceano luno allaltro: Chi è mai costui che comanda anche ai venti ed allacqua e gli ubbidiscono?

26 E navigarono verso il paese dei Geraseni che è dirimpetto alla Galilea.

1 Poi entrò di nuovo in una sinagoga; e quivi era un uomo che avea la mano secca.

2 E losservavano per vedere se lo guarirebbe in giorno di sabato, per poterlo accusare.

3 Ed egli disse alluomo che avea la mano secca: Lèvati là nel mezzo!

4 Poi disse loro: E egli lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Ma quelli tacevano.

5 Allora Gesù, guardatili tuttintorno con indignazione, contristato per linduramento del cuor loro, disse alluomo: Stendi la mano! Egli la stese, e la sua mano tornò sana.

12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, accostatisi, gli dissero: Licenzia la moltitudine, affinché se ne vada per i villaggi e per le campagne dintorno per albergarvi e per trovarvi da mangiare, perché qui siamo in un luogo deserto.

13 Ma egli disse loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi risposero: Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; se pur non andiamo noi a comprar dei viveri per tutto questo popolo.

14 Poiché veran cinquemila uomini. Ed egli disse ai suoi discepoli: Fateli accomodare a cerchi duna cinquantina.

15 E così li fecero accomodar tutti.

16 Poi Gesù prese i cinque pani e i due pesci; e levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li dava ai suoi discepoli per metterli dinanzi alla gente.

17 E tutti mangiarono e furon sazi; e de pezzi loro avanzati si portaron via dodici ceste.

49 Mentregli parlava ancora, venne uno da casa del capo della sinagoga, a dirgli: La tua figliuola è morta; non incomodar più oltre il Maestro.

50 Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: Non temere; solo abbi fede, ed ella sarà salva.

51 Ed arrivato alla casa, non permise ad alcuno dentrarvi con lui, salvo che a Pietro, a Giovanni, a iacomo e al padre e alla madre della fanciulla.

52 Or tutti piangevano e facean cordoglio per lei. Ma egli disse: Non piangete; ella non è morta, ma dorme.

53 E si ridevano di lui, sapendo chera morta.

54 Ma egli, presala per la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, lèvati!

55 E lo spirito di lei tornò; ella salzò subito, ed egli comandò che le si desse da mangiare.

56 E i gentori di lei sbigottirono: ma egli ordinò loro di non dire ad alcuno quel che era accenuto.

32 Or come quei ciechi uscivano, ecco che gli fu presentato un uomo muto indemoniato.

33 E cacciato che fu il demonio, il muto parlò. E le turbe si maravigliarono dicendo: Mai non sè vista cosa tale in Israele.

20 Ed ecco una donna, malata dun flusso di sangue da dodici anni, accostatasi per di dietro, gli toccò il lembo della veste.

21 Perché, diceva fra sé: Sol chio tocchi la sua veste, sarò guarita.

22 E Gesù, voltatosi e vedutala, disse: Sta di buon animo, figliuola; la tua fede tha guarita. E da quellora la donna fu guarita.

25 Ma alla quarta vigilia della notte Gesù andò verso loro, camminando sul mare.

41 Ed ecco venire un uomo, chiamato Iairo, che era capo della sinagoga; e gittatosi ai piedi di Gesù, lo pregava dentrare in casa sua,

42 perché avea una figlia unica di circa dodici anni, e quella stava per morire. Or mentre Gesù vandava, la moltitudine laffollava.

48 E vedendoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò alla loro volta, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli;

49 ma essi, vedutolo camminar sul mare, pensarono che fosse un fantasma e si dettero a gridare;

50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: State di buon cuore, son io; non temete!

51 E montò nella barca con loro, e il vento sacquetò; ed essi più che mai sbigottirono in loro stessi,

46 Gesù dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove avea cambiato lacqua in vino. E vera un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo a Capernaum.

47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò a lui e lo pregò che scendesse e guarisse il suo figliuolo, perché stava per morire.

48 Perciò Gesù gli disse: Se non vedete segni e miracoli, voi non crederete.

49 Lufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio bambino muoia.

50 Gesù gli disse: Va, il tuo figliuolo vive. Quelluomo credette alla parola che Gesù gli avea detta, e se ne andò.

51 E come già stava scendendo, i suoi servitori gli vennero incontro e gli dissero: Il tuo figliuolo vive.

52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a star meglio; ed essi gli risposero: Ieri, allora settima, la febbre lo lasciò.

53 Così il padre conobbe che ciò era avvenuto nellora che Gesù gli avea detto: Il tuo figliuolo vive; e credette lui con tutta la sua casa.

54 Questo secondo miracolo fece di nuovo Gesù, tornando dalla Giudea in Galilea.

23 Ed essendo egli entrato nella barca, i suoi discepoli lo seguirono.

24 Ed ecco farsi in mare una così gran burrasca, che la barca era coperta dalle onde; ma Gesù dormiva.

25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: Signore, salvaci, siam perduti.

26 Ed egli disse loro: Perché avete paura, o gente di poca fede? Allora, levatosi, sgridò i venti ed il mare, e si fece gran bonaccia.

27 E quegli uomini ne restaron maravigliati e dicevano: Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?

14 Or egli stava cacciando un demonio che era muto; ed avvenne che quando il demonio fu uscito, il muto parlò; e le turbe si maravigliarono.

1 E passando vide un uomo chera cieco fin dalla nascita.

2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?

3 Gesù rispose: Né lui peccò, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui.

4 Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato, mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare.

5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo.

6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco,

7 e gli disse: Va, làvati nella vasca di Siloe (che significa: mandato). Egli dunque andò e si lavò, e tornò che ci vedeva.

32 Or Pietro e quelli cheran con lui, erano aggravati dal sonno; e quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che stavan con lui.

33 E come questi si partivano da lui, Pietro disse a Gesù: Maestro, egli è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè, ed una per Elia; non sapendo quel che si dicesse.