Juízo

6 Perciò, di’ ai figliuoli d’Israele: Io sono il Signore; e vi trarrò di sotto alle gravezze degli Egizj, e vi libererò dalla servitù loro, e vi riscuoterò con braccio steso, e con grandi giudicii.

30 E Gesù rispose, e disse: Questa voce non si è fatta per me, ma per voi.

31 Ora è il giudicio di questo mondo; ora sarà cacciato fuori il principe di questo mondo.

32 Ed io, quando sarò levato in su dalla terra, trarrò tutti a me.

5 Perciò, non giudicate di nulla innanzi al tempo, finchè sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli de’ cuori; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

21 Perciocchè, siccome il Padre suscita i morti, e li vivifica, così ancora il Figliuolo vivifica coloro ch’egli vuole.

22 Poichè il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo;

23 acciocchè tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre; chi non onora il Figliuolo, non onora il Padre che l’ha mandato.

24 In verità, in verità, io vi dico, che chi ode la mia parola, e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudicio; anzi è passato dalla morte alla vita.

25 In verità, in verità, io vi dico, che l’ora viene, e già al presente è, che i morti udiranno la voce del Figliuol di Dio, e coloro che l’avranno udita viveranno.

26 Perciocchè, siccome il Padre ha vita in sè stesso,

27 così ha dato ancora al Figliuolo d’aver vita in sè stesso; e gli ha data podestà eziandio di far giudicio, in quanto egli è Figliuol d’uomo.

28 Non vi maravigliate di questo; perciocchè l’ora viene, che tutti coloro che son ne’ monumenti udiranno la sua voce;

29 ed usciranno, coloro che avranno fatto bene, in risurrezion di vita; e coloro che avranno fatto male, in risurrezion di condannazione.

30 Io non posso da me stesso far cosa alcuna; io giudico secondo che io odo; e il mio giudicio è giusto, perciocchè io non cerco la mia volontà, me la volontà del Padre che mi ha mandato

31 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace.

1 OR accogliete quel che è debole in fede; ma non già a quistioni di dispute.

2 L’uno crede di poter mangiar d’ogni cosa; ma l’altro, che è debole, mangia dell’erbe.

3 Colui che mangia non isprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia; poichè Iddio l’ha preso a sè.

4 Chi sei tu, che giudichi il famiglio altrui? egli sta ritto, o cade, al suo proprio Signore, ma sarà raffermato, perciocchè Iddio è potente da raffermarlo.

4 Io ho peccato contro a te solo, Ed ho fatto quello che ti dispiace; Io lo confesso, acciocchè tu sii riconosciuto giusto nelle tue parole, E puro ne’ tuoi guidicii.

1 E DOPO queste cose, io udii nel cielo come una gran voce d’una grossa moltitudine, che diceva: Alleluia! la salute, e la potenza, e la gloria, e l’onore, appartengono al Signore Iddio nostro.

2 Percioccchè veraci e giusti sono i suoi giudicii; poichè egli ha fatto giudicio della gran meretrice, che ha corrotta la terra con la sua fornicazione, ed ha vendicato il sangue de’ suoi servitori, ridomandandolo dalla mano di essa.

3 E disse la seconda volta: Alleluia! e il fumo d’essa sale ne’ secoli de’ secoli.

7 Ma pure io vi dico la verità: Egli v’è utile ch’io me ne vada, perciocchè, se io non me ne vo, il Consolatore non verrà a voi; ma se io me ne vo, io ve lo manderò.

8 E quando esso sarà venuto, convincerà il mondo di peccato, di giustizia e di giudicio.

9 Di peccato, perciocchè non credono in me;

8 Sion l’ha udito, e se n’è rallegrata; E le figliuole di Giuda hanno festeggiato Per li tuoi giudicii, o Signore.

14 Perciocchè Iddio farà venire ogni opera, buona e malvagia, al giudicio, ch’egli farà d’ogni cosa occulta

6 Così ora hanno essi, con iscuri e martelli, Fracassati tutti quanti gl’intagli di quello.

7 Hanno messi a fuoco e fiamma i tuoi santuari, Hanno profanato il tabernacolo del tuo Nome, gettandolo per terra.

38 Allora egli disse: Io credo, Signore, e l’adorò

39 Poi Gesù disse: Io son venuto in questo mondo per far giudicio, acciocchè coloro che non veggono veggano, e coloro che veggono divengan ciechi.

12 E quella notte io passerò per lo paese di Egitto, e percuoterò ogni primogenito nel paese di Egitto, così d’uomini come di animali; e farò ancora giudicii sopra tutti gl’iddii di Egitto. Io sono il Signore.

12 Così adunque ciascun di noi renderà ragion di sè stesso a Dio.

13 PERCIÒ, non giudichiamo più gli uni gli altri; ma più tosto giudicate questo, di non porre intoppo, o scandalo al fratello.

14 Io so, e son persuaso nel Signor Gesù, che niuna cosa per sè stessa è immonda; ma, a chi stima alcuna cosa essere immonda, ad esso è immonda.

17 Perciocchè, egli è il tempo che il giudicio cominci dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sarà la fine di coloro che non ubbidiscono all’evangelo di Dio?

2 Perciocchè, di qual giudizio voi giudicherete, sarete giudicati; e della misura che voi misurerete, sarà altresì misurato a voi.

3 E che guardi tu il fuscello ch’è nell’occhio del tuo fratello? e non iscorgi la trave ch’è nell’occhio tuo?

4 Ovvero, come dici al tuo fratello: Lascia che io ti tragga dell’occhio il fuscello, ed ecco, la trave è nell’occhio tuo?