38 Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava.
39 Entrato, disse loro: Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme.
40 Ed essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la bambina.
41 Presa la mano della bambina, le disse: Talità kum, che significa: Fanciulla, io ti dico, alzati!.
42 Subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande stupore.
27 In verità vi dico: vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio.
28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare.
29 E, mentre pregava, il suo volto cambiò d'aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante.
30 Ed ecco due uomini parlavano con lui: erano Mosè ed Elia,
31 apparsi nella loro gloria, e parlavano della sua dipartita che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme.
27 Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: Figlio di Davide, abbi pietà di noi.
28 Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: Credete voi che io possa fare questo?. Gli risposero: Sì, o Signore!.
29 Allora toccò loro gli occhi e disse: Sia fatto a voi secondo la vostra fede.
30 E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: Badate che nessuno lo sappia!.
31 Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.
12 Un giorno Gesù si trovava in una città e un uomo coperto di lebbra lo vide e gli si gettò ai piedi pregandolo: Signore, se vuoi, puoi sanarmi.
13 Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: Lo voglio, sii risanato!. E subito la lebbra scomparve da lui.
3 Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone.
4 Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico.
5 Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati.
6 Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro:
7 Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?.
8 Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: Perché pensate così nei vostri cuori?
9 Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
10 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati,
11 ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua.
12 Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: Non abbiamo mai visto nulla di simile!.
11 Voi invece dicendo: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me,
12 non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre,
13 annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte.
14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: Ascoltatemi tutti e intendete bene:
15 non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo.
30 La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
31 Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò ed essa si mise a servirli.
32 Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada.
33 E i discepoli gli dissero: Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?.
34 Ma Gesù domandò: Quanti pani avete?. Risposero: Sette, e pochi pesciolini.
35 Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra,
36 Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla.
37 Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene.
38 Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini.
2 Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi.
3 E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: Lo voglio, sii sanato. E subito la sua lebbra scomparve.
4 Poi Gesù gli disse: Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l'offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro.
1 Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao.
2 Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro.
3 Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo.
4 Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano,
5 perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga.
6 Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto;
7 per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito.
8 Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa.
9 All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!.
10 E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
1 Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù.
2 Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
3 Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino.
4 E Gesù rispose: Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora.
5 La madre dice ai servi: Fate quello che vi dirà.
6 Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili.
7 E Gesù disse loro: Riempite d'acqua le giare e le riempirono fino all'orlo.
8 Disse loro di nuovo: Ora attingete e portatene al maestro di tavola. Ed essi gliene portarono.
9 E come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò lo sposo
10 e gli disse: Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono.
11 Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
15 Sul far della sera, gli si accostarono i discepoli e gli dissero: Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare.
16 Ma Gesù rispose: Non occorre che vadano; date loro voi stessi da mangiare.
17 Gli risposero: Non abbiamo che cinque pani e due pesci!.
18 Ed egli disse: Portatemeli qua.
19 E dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla.
20 Tutti mangiarono e furono saziati; e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati.
21 Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
24 Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?
25 E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re.
26 Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta.
27 Egli è colui del quale sta scritto: egli preparerà la via davanti a te.
28 Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
29 Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni.
30 Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.
35 Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: Questo luogo è solitario ed è ormai tardi;
36 congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare.
37 Ma egli rispose: Voi stessi date loro da mangiare. Gli dissero: Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?.
38 Ma egli replicò loro: Quanti pani avete? Andate a vedere. E accertatisi, riferirono: Cinque pani e due pesci.
39 Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde.
40 E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta.
41 Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti.
42 Tutti mangiarono e si sfamarono,
43 e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci.
44 Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
19 Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura.
20 Ma egli disse loro: Sono io, non temete.
21 Allora vollero prenderlo sulla barca e rapidamente la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
1 Un sabato era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
2 Davanti a lui stava un idropico.
3 Rivolgendosi ai dottori della legge e ai farisei, Gesù disse: E' lecito o no curare di sabato?.
4 Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò.
21 Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone.
22 Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio.
23 Ma egli non le rivolse neppure una parola. grida dietro.
24 Ma egli rispose: Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele.
25 Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: Signore, aiutami!.
26 Ed egli rispose: Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini.
27 E' vero, Signore, disse la donna, ma anche i cani si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni.
28 Allora Gesù le replicò: Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri. E da quell'istante sua figlia fu guarita.
24 Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto.
25 Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi.
26 Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia.
27 Ed egli le disse: Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini.
28 Ma essa replicò: Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli.
29 Allora le disse: Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia.
30 Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato.
22 Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: Passiamo all'altra riva del lago. Presero il largo.
23 Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo.
24 Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: Maestro, maestro, siamo perduti!. E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia.
25 Allora disse loro: Dov'è la vostra fede?. Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?.
31 Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano.
33 E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: Effatà cioè: Apriti!.
35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano
37 e, pieni di stupore, dicevano: Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!.
27 Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri.
28 Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!.
29 Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti.
30 Gesù gli domandò: Qual è il tuo nome?. Rispose: Legione, perché molti demòni erano entrati in lui.
31 E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.
32 Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise.
33 I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò.
34 Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi.
35 La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento.
22 Si recò da lui uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi
23 e lo pregava con insistenza: La mia figlioletta è agli estremi; vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva.
24 Gesù andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così:
2 si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
3 Disse loro Simon Pietro: Io vado a pescare. Gli dissero: Veniamo anche noi con te. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
4 Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.
5 Gesù disse loro: Figlioli, non avete nulla da mangiare?. Gli risposero: No.
6 Allora disse loro: Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete. La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.
7 Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: E' il Signore!. Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.
8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
10 Disse loro Gesù: Portate un po' del pesce che avete preso or ora.
11 Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.
22 Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco pregandolo di toccarlo.
23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: Vedi qualcosa?.
24 Quegli, alzando gli occhi, disse: Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano.
25 Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosa.
26 E lo rimandò a casa dicendo: Non entrare nemmeno nel villaggio.
29 Mentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù.
30 Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a gridare: Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!.
31 La folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!.
32 Gesù, fermatosi, li chiamò e disse: Che volete che io vi faccia?.
33 Gli risposero: Signore, che i nostri occhi si aprano!.
34 Gesù si commosse, toccò loro gli occhi e subito ricuperarono la vista e lo seguirono.
6 Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita.
7 Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui.
8 Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: Alzati e mettiti nel mezzo!. L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato.
9 Poi Gesù disse loro: Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?.
10 E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: Stendi la mano!. Egli lo fece e la mano guarì.
43 Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire,
44 gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso di sangue si arrestò.
45 Gesù disse: Chi mi ha toccato?. Mentre tutti negavano, Pietro disse: Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia.
46 Ma Gesù disse: Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me.
47 Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l'aveva toccato, e come era stata subito guarita.
48 Egli le disse: Figlia, la tua fede ti ha salvata, và in pace!.
10 Ed ecco, c'era un uomo che aveva una mano inaridita, ed essi chiesero a Gesù: E' permesso curare di sabato?. Dicevano ciò per accusarlo.
11 Ed egli disse loro: Chi tra voi, avendo una pecora, se questa gli cade di sabato in una fossa, non l'afferra e la tira fuori?
12 Ora, quanto è più prezioso un uomo di una pecora! Perciò è permesso fare del bene anche di sabato.
13 E rivolto all'uomo, gli disse: Stendi la mano. Egli la stese, e quella ritornò sana come l'altra.
12 La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame.
13 E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi.
14 E gli disse: Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti. E i discepoli l'udirono.
23 Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare:
24 Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio.
25 E Gesù lo sgridò: Taci! Esci da quell'uomo.
26 E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
14 Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo
15 che, gettatosi in ginocchio, gli disse: Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua;
16 l'ho gia portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo.
17 E Gesù rispose: O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui.
18 E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.
38 A un tratto dalla folla un uomo si mise a gridare: Maestro, ti prego di volgere lo sguardo a mio figlio, perché è l'unico che ho.
39 Ecco, uno spirito lo afferra e subito egli grida, lo scuote ed egli dà schiuma e solo a fatica se ne allontana lasciandolo sfinito.
40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti.
41 Gesù rispose: O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Conducimi qui tuo figlio.
42 Mentre questi si avvicinava, il demonio lo gettò per terra agitandolo con convulsioni. Gesù minacciò lo spirito immondo, risanò il fanciullo e lo consegnò a suo padre.
43 E tutti furono stupiti per la grandezza di Dio. discepoli:
2 Ed ecco, gli portarono un paralitico steso su un letto. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati.
3 Allora alcuni scribi cominciarono a pensare: Costui bestemmia.
4 Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: Perché mai pensate cose malvagie nel vostro cuore?
5 Che cosa dunque è più facile, dire: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati e cammina?
6 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati, disse allora il paralitico, prendi il tuo letto e và a casa tua.
7 Ed egli si alzò e andò a casa sua.
20 La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici.
21 Allora Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato.
22 Gesù allora disse loro: Abbiate fede in Dio!
23 In verità vi dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato.
24 Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato.
25 Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati.
24 Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?.
25 Rispose: Sì. Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?.
26 Rispose: Dagli estranei. E Gesù: Quindi i figli sono esenti.
27 Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te.
22 In quel tempo gli fu portato un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo guarì, sicché il muto parlava e vedeva.
50 E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l'orecchio destro.
51 Ma Gesù intervenne dicendo: Lasciate, basta così!. E toccandogli l'orecchio, lo guarì.
31 A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili?
32 Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
33 E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.
34 E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
35 Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli.
36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola.
37 Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato;
5 Entrato in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava:
6 Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente.
7 Gesù gli rispose: Io verrò e lo curerò.
8 Ma il centurione riprese: Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.
9 Perché anch'io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: Fà questo, ed egli lo fa.
10 All'udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande.
11 Ora vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,
12 mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti.
13 E Gesù disse al centurione: Và, e sia fatto secondo la tua fede. In quell'istante il servo guarì.
23 Arrivato poi Gesù nella casa del capo e veduti i flautisti e la gente in agitazione, disse:
24 Ritiratevi, perché la fanciulla non è morta, ma dorme. Quelli si misero a deriderlo.
25 Ma dopo che fu cacciata via la gente egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò.
1 Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni.
2 Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo.
3 Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene,
4 perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo.
5 Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre.
6 Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi,
7 e urlando a gran voce disse: Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!.
8 Gli diceva infatti: Esci, spirito immondo, da quest'uomo!.
9 E gli domandò: Come ti chiami?. Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti.
10 E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
11 Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo.
12 E gli spiriti lo scongiurarono: Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi.
13 Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare.
14 I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
35 Mentre si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto a mendicare lungo la strada.
36 Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
37 Gli risposero: Passa Gesù il Nazareno!.
38 Allora incominciò a gridare: Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!.
39 Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: Figlio di Davide, abbi pietà di me!.
40 Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò:
41 Che vuoi che io faccia per te?. Egli rispose: Signore, che io riabbia la vista.
42 E Gesù gli disse: Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato.
43 Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio. E tutto il popolo, alla vista di ciò, diede lode a Dio.
18 Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi che gli si prostrò innanzi e gli disse: Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano sopra di lei ed essa vivrà.
19 Alzatosi, Gesù lo seguiva con i suoi discepoli.
40 Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: Se vuoi, puoi guarirmi!.
41 Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio, guarisci!.
42 Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
11 C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo.
12 Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei libera dalla tua infermità,
13 e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
37 Nel frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella barca, tanto che ormai era piena.
38 Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: Maestro, non t'importa che moriamo?.
39 Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, calmati!. Il vento cessò e vi fu grande bonaccia.
40 Poi disse loro: Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?.
41 E furono presi da grande timore e si dicevano l'un l'altro: Chi è dunque costui, al quale anche il vento e il mare obbediscono?.
1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella.
2 Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato.
3 Le sorelle mandarono dunque a dirgli: Signore, ecco, il tuo amico è malato.
4 All'udire questo, Gesù disse: Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato.
5 Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.
6 Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava.
7 Poi, disse ai discepoli: Andiamo di nuovo in Giudea!.
8 I discepoli gli dissero: Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?.
9 Gesù rispose: Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo;
10 ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce.
11 Così parlò e poi soggiunse loro: Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo.
12 Gli dissero allora i discepoli: Signore, se s'è addormentato, guarirà.
13 Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno.
14 Allora Gesù disse loro apertamente: Lazzaro è morto
25 Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia
26 e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando,
27 udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti:
28 Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita.
29 E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
17 Gli rispose uno della folla: Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto.
18 Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti.
19 Egli allora in risposta, disse loro: O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me.
20 E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.
21 Gesù interrogò il padre: Da quanto tempo gli accade questo?. Ed egli rispose: Dall'infanzia;
22 anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci.
23 Gesù gli disse: Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede.
24 Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: Credo, aiutami nella mia incredulità.
25 Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più.
26 E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: E' morto.
27 Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi.
6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare.
7 Gli rispose Filippo: Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo.
8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro:
9 C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?.
10 Rispose Gesù: Fateli sedere. C'era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini.
11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero.
12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto.
13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
18 Ed ecco alcuni uomini, portando sopra un letto un paralitico, cercavano di farlo passare e metterlo davanti a lui.
19 Non trovando da qual parte introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio davanti a Gesù, nel mezzo della stanza.
20 Veduta la loro fede, disse: Uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi.
21 Gli scribi e i farisei cominciarono a discutere dicendo: Chi è costui che pronuncia bestemmie? Chi può rimettere i peccati, se non Dio soltanto?.
22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: Che cosa andate ragionando nei vostri cuori?
23 Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?
24 Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico - esclamò rivolto al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e và a casa tua.
25 Subito egli si alzò davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e si avviò verso casa glorificando Dio.
46 E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
47 Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!.
48 Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: Figlio di Davide, abbi pietà di me!.
49 Allora Gesù si fermò e disse: Chiamatelo!. E chiamarono il cieco dicendogli: Coraggio! Alzati, ti chiama!.
50 Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
51 Allora Gesù gli disse: Che vuoi che io ti faccia?. E il cieco a lui: Rabbunì, che io riabbia la vista!.
52 E Gesù gli disse: Và, la tua fede ti ha salvato. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.
18 La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame.
19 Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: Non nasca mai più frutto da te. E subito quel fico si seccò.
20 Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti e dissero: Come mai il fico si è seccato immediatamente?.
21 Rispose Gesù: In verità vi dico: Se avrete fede e non dubiterete, non solo potrete fare ciò che è accaduto a questo fico, ma anche se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà.
22 E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete.
11 Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la Galilea.
12 Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza,
13 alzarono la voce, dicendo: Gesù maestro, abbi pietà di noi!.
14 Appena li vide, Gesù disse: Andate a presentarvi ai sacerdoti. E mentre essi andavano, furono sanati.
15 Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce;
16 e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
17 Ma Gesù osservò: Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono?
18 Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?. E gli disse:
19 Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!.
28 Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada.
29 Cominciarono a gridare: Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?.
30 A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare;
31 e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: Se ci scacci, mandaci in quella mandria.
32 Egli disse loro: Andate!. Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.
33 I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati.
34 Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
1 Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
2 V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betseda, con cinque portici,
3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
4 Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua; il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto].
5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.
6 Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: Vuoi guarire?.
7 Gli rispose il malato: Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l'acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me.
8 Gesù gli disse: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina.
9 E sull'istante quell'uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato.
1 In quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò a sé i discepoli e disse loro:
2 Sento compassione di questa folla, perché gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare.
3 Se li rimando digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di lontano.
4 Gli risposero i discepoli: E come si potrebbe sfamarli di pane qui, in un deserto?.
5 E domandò loro: Quanti pani avete?. Gli dissero: Sette.
6 Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla.
7 Avevano anche pochi pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di distribuire anche quelli.
8 Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono via sette sporte di pezzi avanzati.
9 Erano circa quattromila. E li congedò.
1 Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret
2 e la folla gli faceva ressa intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti.
3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: Prendi il largo e calate le reti per la pesca.
5 Simone rispose: Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti.
6 E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano.
7 Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano.
8 Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: Signore, allontanati da me che sono un peccatore.
9 Grande stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano fatto;
10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini.
11 Tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
38 Uscito dalla sinagoga entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei.
39 Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò. Levatasi all'istante, la donna cominciò a servirli.
22 Un giorno salì su una barca con i suoi discepoli e disse: Passiamo all'altra riva del lago. Presero il largo.
23 Ora, mentre navigavano, egli si addormentò. Un turbine di vento si abbattè sul lago, imbarcavano acqua ed erano in pericolo.
24 Accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: Maestro, maestro, siamo perduti!. E lui, destatosi, sgridò il vento e i flutti minacciosi; essi cessarono e si fece bonaccia.
25 Allora disse loro: Dov'è la vostra fede?. Essi intimoriti e meravigliati si dicevano l'un l'altro: Chi è dunque costui che dà ordini ai venti e all'acqua e gli obbediscono?.
26 Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea.
1 Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita,
2 e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo.
3 Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: Mettiti nel mezzo!.
4 Poi domandò loro: E' lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?.
5 Ma essi tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: Stendi la mano!. La stese e la sua mano fu risanata.
12 Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta.
13 Gesù disse loro: Dategli voi stessi da mangiare. Ma essi risposero: Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente.
14 C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: Fateli sedere per gruppi di cinquanta.
15 Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti.
16 Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
17 Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.
49 Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: Tua figlia è morta, non disturbare più il maestro.
50 Ma Gesù che aveva udito rispose: Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata.
51 Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all'infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla.
52 Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: Non piangete, perché non è morta, ma dorme.
53 Essi lo deridevano, sapendo che era morta,
54 ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, alzati!.
55 Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all'istante. Egli ordinò di darle da mangiare.
56 I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.
32 Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato.
33 Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: Non si è mai vista una cosa simile in Israele!.
20 Ed ecco una donna, che soffriva d'emorragia da dodici anni, gli si accostò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
21 Pensava infatti: Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita.
22 Gesù, voltatosi, la vide e disse: Coraggio, figliola, la tua fede ti ha guarita. E in quell'istante la donna guarì.
25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
48 Vedendoli però tutti affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, gia verso l'ultima parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.
49 Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: E' un fantasma, e cominciarono a gridare,
50 perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: Coraggio, sono io, non temete!.
51 Quindi salì con loro sulla barca e il vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi,
41 Ed ecco venne un uomo di nome Giairo, che era capo della sinagoga: gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua,
42 perché aveva un'unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino, le folle gli si accalcavano attorno.
23 Essendo poi salito su una barca, i suoi discepoli lo seguirono.
24 Ed ecco scatenarsi nel mare una tempesta così violenta che la barca era ricoperta dalle onde; ed egli dormiva.
25 Allora, accostatisi a lui, lo svegliarono dicendo: Salvaci, Signore, siamo perduti!.
26 Ed egli disse loro: Perché avete paura, uomini di poca fede? Quindi levatosi, sgridò i venti e il mare e si fece una grande bonaccia.
27 I presenti furono presi da stupore e dicevano: Chi è mai costui al quale i venti e il mare obbediscono?.
14 Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle rimasero meravigliate.
1 Passando vide un uomo cieco dalla nascita
2 e i suoi discepoli lo interrogarono: Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?.
3 Rispose Gesù: Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.
4 Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare.
5 Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo.
6 Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco
7 e gli disse: Và a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato). Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
32 Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; tuttavia restarono svegli e videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
33 Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia. Egli non sapeva quel che diceva.
46 Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao.
47 Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire.
48 Gesù gli disse: Se non vedete segni e prodigi, voi non credete.
49 Ma il funzionario del re insistette: Signore, scendi prima che il mio bambino muoia.
50 Gesù gli risponde: Và, tuo figlio vive. Quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino.
51 Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: Tuo figlio vive!.
52 S'informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: Ieri, un'ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato.
53 Il padre riconobbe che proprio in quell'ora Gesù gli aveva detto: Tuo figlio vive e credette lui con tutta la sua famiglia.
54 Questo fu il secondo miracolo che Gesù fece tornando dalla Giudea in Galilea.