1 Jeremialle tuli Herran sana:

3 Puhu heille näin: Kuulkaa, näin sanoo Herra, Israelin Jumala: Kirottu olkoon jokainen, joka ei pidä liittoni säädöksiä!

4 Minä annoin ne teidän isillenne ja käskin heidän noudattaa niitä, kun toin heidät Egyptin sulatusuunista. Minä sanoin heille: 'Kuulkaa minua ja noudattakaa kaikkia käskyjäni! Silloin te olette minun kansani ja minä olen teidän Jumalanne

7 Siitä lähtien, kun toin isänne Egyptin maasta, aina tähän päivään asti, minä olen kehottanut pitämään tämän liiton. Jatkuvasti minä kehotin isiänne ja sanoin: 'Kuulkaa minua!'

12 Kun sitten Juudan kaupunkien ja Jerusalemin asukkaat menevät niiden jumalien luo, joille he ovat uhranneet, ja huutavat niitä avuksi, ei niistä ole hädän hetkellä heille mitään hyötyä.

13 Sinulla, Juuda, on yhtä monta jumalaa kuin kaupunkia! Ja yhtä paljon kuin Jerusalemissa on katuja, yhtä paljon ovat sen asukkaat pystyttäneet sinne häpeällisiä alttareita polttaakseen uhreja Baalille.

15 -- Mitä minun rakkaani tekee temppelissäni? Sielläkin hän punoo yhtenään juonia! Ottaako uhriliha muka pois sinun pahuutesi, niin että voit sitten riemuita?

17 Herra Sebaot, joka on sinut istuttanut, on päättänyt tuoda sinulle onnettomuuden, sillä Israel ja Juuda ovat tehneet pahoin. Ne ovat polttaneet uhreja Baalille ja herättäneet Herran vihan.

18 Herra, sinä itse ilmoitit minulle vihollisteni aikeet, ja nyt minä ne tiedän!

20 Mutta sinä, Herra Sebaot, tutkit ihmisten sydämen ja ajatukset ja tuomitset oikein. Anna minun nähdä, että sinä kostat heille. Sinulle minä olen uskonut asiani.

22 Mutta minä, Herra Sebaot, vastaan: Minä kostan heille! Heidän nuorukaisensa kaatuvat miekkaan, heidän poikansa ja tyttärensä kuolevat nälkään.

1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell’Eterno, in questi termini:

2 "Ascoltate le parole di questo patto, e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme!

3 Di’ loro: Così parla l’Eterno, l’Iddio d’Israele: Maledetto l’uomo che non ascolta le parole di questo patto,

4 che io comandai ai vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d’Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce e fate tutto quello che vi comanderò, e voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio,

5 affinché io possa mantenere il giuramento che feci ai vostri padri, di dar loro un paese dove scorre il latte e il miele, come oggi vedete ch’esso è". Allora io risposi: "Amen, o Eterno!"

6 L’Eterno mi disse: "Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questo patto, e mettetele ad effetto!

7 Poiché io ho scongiurato i vostri padri dal giorno che li trassi fuori dal paese d’Egitto fino a questo giorno, li ho scongiurati fin dal mattino, dicendo: Ascoltate la mia voce!

8 Ma essi non l’hanno ascoltata, non hanno prestato orecchio, e hanno camminato, seguendo ciascuno la caparbietà del loro cuore malvagio; perciò io ho fatto venir su loro tutto quello che avevo detto in quel patto che io avevo comandato loro d’osservare, e ch’essi non hanno osservato".

9 Poi l’Eterno mi disse: "Esiste una congiura fra gli uomini di Giuda e fra gli abitanti di Gerusalemme.

10 Son tornati alle iniquità dei loro padri antichi, i quali ricusarono di ascoltare le mie parole; e sono andati anch’essi dietro ad altri dèi, per servirli; la casa d’Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto, che io avevo fatto coi loro padri.

11 Perciò, così parla l’Eterno: Ecco, io faccio venir su loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò.

12 Allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno a gridare agli dèi ai quali offron profumi; ma essi non li salveranno, nel tempo della calamità!

13 Poiché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante sono le tue città; e quante sono le strade di Gerusalemme, tanti altari avete eretti all’infamia, altari per offrir profumi a Baal.

14 E tu non pregare per questo popolo, non ti mettere a gridare né a far supplicazioni per loro; perché io non li esaudirò quando grideranno a me a motivo della calamità che li avrà colpiti.

15 Che ha da fare l’amato mio nella mia casa? Delle scelleratezze? Forse che dei voti e della carne consacrata allontaneranno da te la calamità perché tu possa rallegrarti?

16 L’Eterno t’aveva chiamato "Ulivo verdeggiante, adorno di bei frutti". Al rumore di un gran tumulto, egli v’appicca il fuoco e i rami ne sono infranti.

17 L’Eterno degli eserciti che t’avea piantato pronunzia del male contro di te, a motivo della malvagità commessa a loro danno dalla casa d’Israele e dalla casa di Giuda allorché m’hanno provocato ad ira, offrendo profumi a Baal".

18 L’Eterno me l’ha fatto sapere, ed io l’ho saputo; allora tu m’hai mostrato le loro azioni.

19 Io ero come un docile agnello che si mena al macello; io non sapevo che ordissero macchinazioni contro di me dicendo: Distruggiamo l’albero col suo frutto e sterminiamolo dalla terra de’ viventi; ffinché il suo nome non sia più ricordato".

20 Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti le reni ed il cuore, io vedrò la tua vendetta su di loro, poiché a te io rimetto la mia causa.

21 Perciò, così parla l’Eterno riguardo a que’ di Anatoth, che cercan la tua vita e dicono: "Non profetare nel nome dell’Eterno, se non vuoi morire per le nostre mani";

22 perciò, così parla l’Eterno degli eserciti: Ecco, io sto per punirli; i giovani morranno per la spada, i loro figliuoli e le loro figliuole morranno di fame;

23 e non resterà di loro alcun residuo; poiché io farò venire la calamità su quei d’Anatoth, l’anno in cui li visiterò.