1 Minulle tuli tämä Herran sana:

3 Israel kuului Herralle niin kuin pellon ensi sato. Kaikki, jotka siihen kajosivat, saivat osakseen tuomion. Onnettomuus kohtasi heitä, sanoo Herra.

5 Näin sanoo Herra: -- Mitä pahaa isänne minusta löysivät, kun he kääntyivät minusta pois? He lähtivät seuraamaan olemattomia jumalia ja menettivät arvonsa minun silmissäni.

7 Minä toin teidät puutarhojen maahan. Te saitte syödä hedelmiä, nauttia maan antimista. Mutta tultuanne te saastutitte minun maani, turmelitte tyystin omaisuuteni.

9 Siksi minä yhä syytän teitä, sanoo Herra, ja vaadin tilille vielä lastenne lapset.

10 Menkää länteen kittiläisten saarille, lähettäkää miehiä itään Kedariin, katsokaa ja ottakaa tarkoin selville, onko missään tällaista tapahtunut!

11 Onko mikään kansa vaihtanut jumaliaan? Ja jos ne edes olisivat jumalia! Minä, Herra, olen ollut kansani voima ja kunnia. Mutta minut se on vaihtanut toisiin jumaliin, joista ei ole mitään apua.

12 Tyrmistykää, taivaat! Kauhistukaa, järkkykää perin juurin!

13 Minun kansani on tehnyt syntiä kaksin verroin: minut, elävän veden lähteen, se on hylännyt ja hakannut itselleen vesisäiliöitä, särkyviä säiliöitä, jotka eivät vettä pidä.

14 -- Ei Israel ole orja eikä orjaksi syntynyt. Miksi se sitten joutui saaliiksi?

15 Miksi viholliset kävivät sinun kimppuusi ärjyen ja karjuen kuin leijonat? Ne tekivät maasi autioksi, hävittivät kaupunkisi, niin ettei ketään jäänyt jäljelle.

16 Nyt vielä egyptiläiset, Memfiksen ja Tahpanhesin miehet, tulevat ja ajavat pääsi paljaaksi!

17 Israel, sinä itse olet tämän aiheuttanut! Sinä hylkäsit Herran, Jumalasi, vaikka hän ohjasi kulkuasi.

18 Mitä apua olisi enää siitä, että lähtisit Egyptiin juomaan Niilin vettä? Mitä hyötyä siitä, että lähtisit Assyriaan juomaan Eufratin vettä?

19 Oma pahuutesi on syynä kuritukseesi, luopumus tuo sinulle rangaistuksen. Nyt saat katkerasti kokea, miten paljon onnettomuutta koituu siitä, että hylkäsit Herran, että et pelännyt minua, Jumalaasi. Näin sanoo Herra Jumala Sebaot.

21 Minä istutin sinut, olit jalo viiniköynnös, olet kasvanut parhaimmasta siemenestä. Ja mitä minä nyt näen? Olet muuttunut villiköynnökseksi ja kannat kelvottomia oksia.

22 Vaikka pesisit itsesi saippualla, vaikka käyttäisit lipeää, jäisi syntiesi lika yhä jäljelle, en voisi olla sitä näkemättä, sanoo Herra.

24 sinä villiaasi, autiomaan kasvatti, joka himossasi pärskit ja huohotat! Mikä voi hillitä sinun kiimasi? Ei yhdenkään, joka etsii sinua kumppanikseen, tarvitse juosta itseään uuvuksiin. Kiimasi aikaan sinut kyllä löytää.

26 Niin kuin kiinni joutunut varas, niin Israelin heimokin saa osakseen häpeän: koko kansa, sen kuninkaat, päämiehet, papit ja profeetat.

28 Missä ovat ne jumalat, jotka olet itsellesi tehnyt? Tulkoot ne hädän hetkenä auttamaan sinua, jos voivat! Onhan sinulla, Juuda, jumalia yhtä paljon kuin kaupunkeja!

29 -- Miksi te yhä syytätte minua, tehän olette kaikki jo luopuneet minusta, sanoo Herra.

30 Turhaan minä olen kurittanut teitä, ette te ole ottaneet opiksenne. Oma miekkanne on syönyt teidän profeettanne kuin raateleva leijona.

32 Unohtaako neitonen korunsa tai morsian pukunsa nauhat? Minun kansani on unohtanut minut aina uudestaan, kerran toisensa jälkeen.

33 Kuinka taitava oletkaan löytämään tien rakastajiesi luo! Niinpä oletkin jo tottunut pahoihin tekoihisi.

34 Katso, viittasi liepeissä on köyhien ja viattomien verta. Sinä olet surmannut heidät, vaikka et tavannut heitä murtautumasta taloosi.

36 Miksi ryntäät suunnasta toiseen? Egypti pettää toiveesi, niin kuin Assyria aikoinaan petti.

1 La parola dell’Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Va’, e grida agli orecchi di Gerusalemme:

2 Così dice l’Eterno: Io mi ricordo dell’affezione che avevi per me quand’eri giovane, del tuo amore quand’eri fidanzata, allorché tu mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.

3 Israele era consacrato all’Eterno, le primizie della sua rendita; tutti quelli che lo divoravano si rendevan colpevoli, e la calamità piombava su loro, dice l’Eterno.

4 Ascoltate la parola dell’Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d’Israele!

5 Così parla l’Eterno: Quale iniquità hanno trovata i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanità, e son diventati essi stessi vanità?

6 Essi non hanno detto: "Dov’è l’Eterno che ci ha tratti fuori dal paese d’Egitto, che ci ha menati per il deserto, per un paese di solitudine e di crepacci, per un paese d’aridità e d’ombra di morte, per un paese per il quale nessuno passò mai e dove non abitò mai nessuno?"

7 E io v’ho condotti in un paese ch’è un frutteto, perché ne mangiaste i frutti ed i buoni prodotti; ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete fatto della mia eredità un’abominazione.

8 I sacerdoti non hanno detto: "Dov’è l’Eterno?" i depositari della legge non m’hanno conosciuto, i pastori mi sono stati infedeli, i profeti hanno profetato nel nome di Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.

9 Perciò io contenderò ancora in giudizio con voi, dice l’Eterno, e contenderò coi figliuoli de’ vostri figliuoli.

10 Passate dunque nelle isole di Kittim, e guardate! Mandate a Kedar e osservate bene, e guardate se avvenne mai qualcosa di simile!

11 V’ha egli una nazione che abbia cambiato i suoi dèi, quantunque non siano dèi? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per ciò che non giova a nulla.

12 O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti, dice l’Eterno.

13 Poiché il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e s’è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.

14 Israele è egli uno schiavo? è egli uno schiavo nato in casa? Perché dunque è egli diventato una preda?

15 I leoncelli ruggono contro di lui, e fanno udire la loro voce, e riducono il suo paese in una desolazione; e sue città sono arse, e non vi son più abitanti.

16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanes ti divorano il cranio.

17 Tutto questo non ti succede egli perché hai abbandonato l’Eterno, il tuo Dio, mentr’egli ti menava per la buona via?

18 E ora, che hai tu da fare sulla via che mena in Egitto per andare a bere l’acqua del Nilo? o che hai tu da fare sulla via che mena in Assiria per andare a bere l’acqua del fiume?

19 La tua propria malvagità è quella che ti castiga, e le tue infedeltà sono la tua punizione. Sappi dunque vedi che mala ed amara cosa è abbandonare l’Eterno, il tuo Dio, e il non aver di me alcun timore, dice il ignore, l’Eterno degli eserciti.

20 Già da lungo tempo tu hai spezzato il tuo giogo, rotti i tuoi legami e hai detto: "Non voglio più servire!" Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei buttata giù come una prostituta.

21 Eppure, io t’avevo piantato come una nobile vigna tutta del miglior ceppo; come dunque mi ti sei mutato in rampolli degenerati di una vigna straniera?

22 Quand’anche tu ti lavassi col nitro e usassi molto sapone, la tua iniquità lascerebbe una macchia dinanzi a me, dice il Signore, l’Eterno.

23 Come puoi tu dire: "Io non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal?" Guarda i tuoi passi nella valle, riconosci quello che hai fatto, dromedaria leggera e vagabonda!

24 Asina salvatica, avvezza al deserto, che aspira l’aria nell’ardore della sua passione, chi le impedirà di soddisfare la sua brama? Tutti quelli che la cercano non hanno da affaticarsi; la trovano nel suo mese.

25 Guarda che il tuo piede non si scalzi e che la tua gola non s’inaridisca! Ma tu hai detto: "Non c’è rimedio; no, io amo gli stranieri, e andrò dietro a loro!"

26 Come il ladro è confuso quand’è còlto sul fatto, così son confusi quelli della casa d’Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti,

27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre," e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita!" Poich’essi m’han voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: "Lèvati e salvaci!"

28 E dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti? Si levino, se ti posson salvare nel tempo della tua sventura! Perché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città.

29 Perché contendereste meco? Voi tutti mi siete stati infedeli, dice l’Eterno.

30 Invano ho colpito i vostri figliuoli; non ne hanno ricevuto correzione; la vostra spada ha divorato i vostri profeti, come un leone distruttore.

31 O generazione, considera la parola dell’Eterno! Son io stato un deserto per Israele? o un paese di fitte tenebre? Perché dice il mio popolo: "Noi siamo liberi, non vogliamo tornar più a te?"

32 La fanciulla può essa dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure, il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli.

33 Come sei brava a trovar la via per correr dietro ai tuoi amori! Perfino alle male femmine hai insegnato i tuoi modi!

34 Fino nei lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che tu non hai còlto in flagrante delitto di scasso;

35 eppure, dopo tutto questo, tu dici: "Io sono innocente; certo, l’ira sua s’è stornata da me". Ecco, io entrerò in giudizio con te, perché hai detto: "Non ho peccato".

36 Perché hai tanta premura di mutare il tuo cammino? Anche dall’Egitto riceverai confusione, come già l’hai ricevuta dall’Assiria.

37 Anche di là uscirai con le mani sul capo; perché l’Eterno rigetta quelli ne’ quali tu confidi, e tu non riuscirai nel tuo intento per loro mezzo.