1 לַמְנַצֵּחַ [לִידִיתוּן כ] (לִידוּתוּן ק) מִזְמֹור לְדָוִד׃

2 אָמַרְתִּי אֶשְׁמְרָה דְרָכַי מֵחֲטֹוא בִלְשֹׁונִי אֶשְׁמְרָה לְפִי מַחְסֹום בְּעֹד רָשָׁע לְנֶגְדִּי׃

3 נֶאֱלַמְתִּי דוּמִיָּה הֶחֱשֵׁיתִי מִטֹּוב וּכְאֵבִי נֶעְכָּר׃

4 חַם־לִבִּי ׀ בְּקִרְבִּי בַּהֲגִיגִי תִבְעַר־אֵשׁ דִּבַּרְתִּי בִּלְשֹׁונִי׃

5 הֹודִיעֵנִי יְהוָה ׀ קִצִּי וּמִדַּת יָמַי מַה־הִיא אֵדְעָה מֶה־חָדֵל אָנִי׃

6 הִנֵּה טְפָחֹות ׀ נָתַתָּה יָמַי וְחֶלְדִּי כְאַיִן נֶגְדֶּךָ אַךְ כָּל־הֶבֶל כָּל־אָדָם נִצָּב סֶלָה׃

7 אַךְ־בְּצֶלֶם ׀ יִתְהַלֶּךְ־אִישׁ אַךְ־הֶבֶל יֶהֱמָיוּן יִצְבֹּר וְלֹא־יֵדַע מִי־אֹסְפָם׃

8 וְעַתָּה מַה־קִּוִּיתִי אֲדֹנָי תֹּוחַלְתִּי לְךָ הִיא׃

9 מִכָּל־פְּשָׁעַי הַצִּילֵנִי חֶרְפַּת נָבָל אַל־תְּשִׂימֵנִי׃

10 נֶאֱלַמְתִּי לֹא אֶפְתַּח־פִּי כִּי אַתָּה עָשִׂיתָ׃

11 הָסֵר מֵעָלַי נִגְעֶךָ מִתִּגְרַת יָדְךָ אֲנִי כָלִיתִי׃

12 בְּתֹוכָחֹות עַל־עָוֹן ׀ יִסַּרְתָּ אִישׁ וַתֶּמֶס כָּעָשׁ חֲמוּדֹו אַךְ הֶבֶל כָּל־אָדָם סֶלָה׃

13 שִׁמְעָה־תְפִלָּתִי ׀ יְהוָה וְשַׁוְעָתִי ׀ הַאֲזִינָה אֶל־דִּמְעָתִי אַל־תֶּחֱרַשׁ כִּי גֵר אָנֹכִי עִמָּךְ תֹּושָׁב כְּכָל־אֲבֹותָי׃

14 הָשַׁע מִמֶּנִּי וְאַבְלִיגָה בְּטֶרֶם אֵלֵךְ וְאֵינֶנִּי׃

1 Per il Capo de’ musici. Per Jeduthun. Salmo di Davide. Io dicevo: Farò attenzione alle mie vie per non peccare con la mia lingua; metterò un freno alla mia bocca, finché l’empio mi starà davanti.

2 Io sono stato muto, in silenzio, mi son taciuto senz’averne bene; anzi il mio dolore s’è inasprito.

3 Il mio cuore si riscaldava dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s’è acceso; allora la mia lingua ha parlato.

4 O Eterno, fammi conoscere la mia fine e qual è la misura de’ miei giorni. Fa’ ch’io sappia quanto son frale.

5 Ecco, tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di qualche palmo, e la mia durata è come nulla dinanzi a te; certo, ogni uomo, benché saldo in piè, non è che vanità. Sela.

6 Certo, l’uomo va e viene come un’ombra; certo, s’affanna per quel ch’è vanità: egli ammassa, senza sapere chi raccoglierà.

7 E ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza è in te.

8 Liberami da tutte le mie trasgressioni; non far di me il vituperio dello stolto.

9 Io me ne sto muto, non aprirò bocca, perché sei tu che hai agito.

10 Toglimi d’addosso il tuo flagello! Io mi consumo sotto i colpi della tua mano.

11 Quando castigando l’iniquità tu correggi l’uomo, tu distruggi come la tignuola quel che ha di più caro; erto, ogni uomo non è che vanità. Sela.

12 O Eterno, ascolta la mia preghiera, e porgi l’orecchio al mio grido; non esser sordo alle mie lacrime; oiché io sono uno straniero presso a te, un pellegrino, come tutti i miei padri.

13 Distogli da me il tuo sguardo ond’io mi rianimi, prima che me ne vada, e non sia più.